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Berlino invasa dai ratti: ecco come difendersi

Berlino, come quasi tutte le grandi città, ospita una popolazione parallela a quella umana: i ratti. Presenti in tutti i distretti, questi roditori arrivano spesso a costituire un problema per i residenti e a essere oggetto di interventi da parte del comune – per ora senza grandi risultati. Quello che sembra mancare è la coordinazione delle azioni di contenimento delle infestazioni di ratti a livello dell’intero Land. Anche sull’entità del problema i dati sono scarsi: le cifre disponibili riguardano principalmente gli interventi di disinfestazione, non censimenti diretti della popolazione animale.

Nel 2024 il Lageso (Ufficio regionale per la salute e gli affari sociali) ha registrato 8.547 operazioni completate. Il dato segna un calo rispetto ai 11.414 interventi del 2018. Negli ultimi anni il range si attesta tra 7.000 e 8.500 operazioni annue.

Nel 2015 la Berliner Wasserbetriebe aveva stimato la presenza di 2,2 milioni di ratti in città, circa due terzi della popolazione umana. La percezione di questo rapporto fra numero di abitanti e presenza di ratti, però, cambia notevolmente a seconda del distretto e anche dell’esposizione ai contenuti, diffusi soprattutto sui social, che denunciano il problema.

Una specie perfettamente inserita nell’ambiente urbano

A Berlino prevale il Rattus norvegicus (in italiano conosciuto anche come “ratto bruno” e con diversi, coloriti appellativi regionali), mentre il ratto comune o ratto nero (Rattus rattus) è meno diffuso. Il primo è attivo principalmente al crepuscolo, il secondo ha dimensioni leggermente inferiori ma orecchie e coda più lunghe in proporzione.

Entrambe le specie appartengono al gruppo delle sinantropiche: organismi che vivono in stretta associazione con l’ambiente antropizzato. Le femmine di ratto bruno raggiungono la maturità sessuale dopo 2-3 mesi. La gravidanza dura 23 giorni e produce 8-12 cuccioli. Una femmina può avere 4-7 cucciolate all’anno.

Le città offrono cibo abbondante: rifiuti organici, avanzi alimentari, mangime per uccelli lasciato nei parchi. Le fognature garantiscono temperature stabili, protezione dai predatori e risorse costanti. Chi getta resti di cibo nel lavandino o nel WC alimenta direttamente le popolazioni sotterranee.

Distribuzione territoriale: dove si concentra il maggior numero di ratti a Berlino?

Marzahn-Hellersdorf registra circa 1.600 segnalazioni annue. Neukölln e Mitte superano le 1.000. Charlottenburg-Wilmersdorf, Pankow e altri distretti si collocano intorno alle 500.

Il Lageso precisa che questi numeri non indicano necessariamente la consistenza effettiva delle popolazioni in ciascuna zona. Dipendono da fattori come la propensione dei residenti a segnalare, la densità abitativa, le caratteristiche urbanistiche.

Alcuni parchi giochi e aree per bambini hanno dovuto chiudere temporaneamente a causa delle infestazioni di roditori, che rendevano poco sicuro l’utilizzo degli spazi da parte dei più piccoli. A Friedrichshain-Kreuzberg le segnalazioni si concentrano a Kottbusser Brücke, Traveplatz, Boxhagener Platz e Lausitzer Platz.

Nel distretto di Neukölln si è anche osservato che temperature più elevate potrebbero estendere il periodo di attività e riproduzione, favorendo incrementi demografici.

Obblighi di segnalazione

La normativa berlinese impone di comunicare la presenza di ratti. Un singolo avvistamento in appartamento, casa, cortile o giardino configura un’infestazione da notificare.

La competenza spetta all’ufficio sanitario distrettuale, che fornisce consulenza, dispone misure preventive e di contrasto, verifica l’attuazione degli interventi. Gli inquilini devono informare proprietari o amministratori condominiali. Chi gestisce terreni privati può incaricare direttamente un’azienda di disinfestazione.

Accessi nelle abitazioni

Purtroppo, i ratti possono entrare nelle abitazioni anche emergendo dai sanitari, per quanto questo fenomeno non sia molto diffuso. All’inizio di ottobre, il Tagesspiegel ha documentato alcuni casi del genere nel quartiere Richardkiez, parte del distretto di Neukölln. I roditori che popolano le fogne sono ottimi nuotatori e si arrampicano con facilità, il che permette loro, in alcuni casi, di raggiungere anche piani elevati.

Più frequentemente, i roditori penetrano attraverso tubature danneggiate o pareti in cartongesso adiacenti agli scarichi. Alcuni nidificano sotto le vasche da bagno. I vecchi gabinetti esterni, comuni negli edifici storici, possono rappresentare punti di ingresso, anche quando dismessi e non più utilizzati, poiché i vecchi tubi restano accessibili e il loro odore attira gli animali.

Come intervento temporaneo si può bloccare il coperchio del WC con un peso. Le soluzioni definitive includono l’installazione di dispositivi anti-ratto nelle tubature e la riparazione delle condutture danneggiate. Per evitare di attirare gli animali, comunque, si consiglia di non gettare mai alimenti negli scarichi.

Come individuare la presenza di ratti

Anche quando non li si vede direttamente, i ratti urbani rivelano la loro presenza attraverso rosicchiature, presenza escrementi e odore di urina. Se si teme che un ambiente sia attraversato dai ratti quando viene lasciato vuoto, come può avvenire nel caso di garage e scantinati nei quali si entra solo di rado, un buon modo per scoprirlo è distribuire sul pavimento fogli di giornale cosparsi di farina, nella quale il passaggio dei ratti lascerà tracce evidenti.

In caso di sospetto è importante contattare immediatamente l’amministratore o direttamente un disinfestatore. Esistono anche metodi più semplici, come le esche avvelenate, ma la loro efficacia varia. I prodotti commerciali non sempre funzionano: i ratti devono assumere quantità adeguate di veleno, cosa difficile quando abbonda cibo alternativo. Le esche professionali di nuova generazione sono più potenti e causano emorragie interne in pochi giorni. Gli animali si ritirano in luoghi appartati per morire. Il veleno dovrebbe essere monitorato regolarmente: le esche rosicchiate devono essere sostituite finché non cessano di essere consumate. Se i ratti trovano cibo preferibile nelle vicinanze ignorano le trappole, riducendo l’efficacia dell’intervento.

Nel caso di cantine e magazzini, si consiglia di riparare eventuali finestre rotte, sigillare fori e crepe nelle pareti e nei pavimenti, chiudere adeguatamente ingressi e condutture. Nei punti di raccolta rifiuti è invece importante utilizzare contenitori chiusi ed eliminare rapidamente materiali ingombranti che offrono riparo. In linea generale, cortili trascurati, giardini non curati e sacchi della spazzatura aperti facilitano la presenza di roditori.

Rischi sanitari

I ratti veicolano oltre 100 agenti patogeni: salmonella, leptospirosi, toxoplasmosi, orthohantavirus, trichinosi, raramente rabbia. I germi si trovano nelle feci, nell’urina, nella saliva e nel pelo degli animali.  Anche i parassiti che a loro volta infestano i ratti, come zecche e pulci, trasmettono ulteriori malattie.

I roditori contribuiscono anche alla diffusione di epizoozie tra gli animali da allevamento. I morsi sono dolorosi e possono infettarsi. Difendersi, per fortuna, è estremamente facile: basta mantenere la distanza da questi animali.

Secondo un’interrogazione parlamentare del settembre 2025, il Senato non ha registrato casi recenti di trasmissione diretta di patogeni da ratti a esseri umani a Berlino.

Maggiore attenzione è da rivolgere alla salute degli animali domestici: a Berlino sono quasi del tutto assenti i gatti randagi e poco comuni quelli domestici che circolano liberamente all’aperto, ma molti cani tendono a cercare di cacciare e uccidere i ratti. Se è vero che, fra i due animali, è sempre il cane ad avere la meglio, può comunque capitare che il ratto si difenda e riesca ad assestare qualche morso, il quale può rivelarsi pericoloso. Se un cane viene morso occorre quindi disinfettare immediatamente la ferita e consultare un veterinario, poiché i morsi dei ratti sono ad alto rischio di infezione. Inoltre, se un animale domestico come un cane o un gatto morde, uccide o, peggio, mangia un ratto rischia di contrarre eventuali patologie delle quali il ratto stesso era portatore, come infestazioni da vermi, leptospirosi, o perfino l’avvelenamento indiretto, se il roditore aveva assunto veleno. In questi casi, può essere utile portare al veterinario eventuali resti dell’animale per permettene l’esame.

Le stesse precauzioni vanno prese se si ritiene che il proprio animale domestico possa aver ingerito escrementi di ratto.

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