Tornelli nelle stazioni della metro di Berlino: è polemica
Una delle caratteristiche che distinguono il sistema di treni metropolitani di Berlino da quello di molte altre capitali europee è la mancanza di tornelli nelle stazioni. Il controllo dei biglietti è deputato all’attività dei controllori della BVG, mentre l’accesso al binario è sempre libero – il che permette anche, nei mesi più freddi, che le persone senza fissa dimora trovino rifugio negli spazi chiusi delle stazioni, così da potersi riparare dalle basse temperature e dalle precipitazioni. Questo sistema non è mai stato messo in discussione né dai passeggeri né dalle amministrazioni e, in un panorama in cui il servizio di trasporto pubblico è oggetto di critiche costanti per i motivi più disparati, è uno dei pochi dettagli che non ha mai suscitato malumori da parte del pubblico. Un’unica voce di disapprovazione si è levata dal partito cristiano-democratico, che rappresenta la maggioranza di governo nel parlamento del Land.
Dirk Stettner, capogruppo della CDU, ha lanciato lunedì una proposta destinata a far discutere: barriere di accesso in tutte le 175 stazioni della metropolitana berlinese. Il progetto dovrebbe essere finanziato attraverso un aumento del prezzo dei biglietti. Una strategia che, secondo Stettner, migliorerebbe sicurezza e decoro urbano tramite controlli agli ingressi del sistema sotterraneo.
L’accoglienza è stata gelida. SPD e Verdi hanno subito alzato gli scudi, seguiti dalla stessa BVG – l’azienda che gestisce il trasporto pubblico. Persino AfD, pur apprezzando l’idea dei tornelli, ha stroncato il metodo di finanziamento proposto (ma solo perché ha individuato una forma di finanziamento alternativa che, con ogni probabilità, riuscirebbe a risultare ancora più sgradita al centro-sinistra). Insomma, un progetto nato già con il freno a mano tirato.
Le critiche dell’SPD: “Un attacco al trasporto pubblico”
Steffen Krach, candidato designato dell’SPD, ha liquidato la proposta con toni netti: “Ancora una volta una proposta della CDU che grava sugli altri”, ha dichiarato. I biglietti, che già ora un peso economico considerevole per numerose famiglie e genitori soli, diventerebbero, secondo Krach ancora meno accessibili.
Per il politico socialdemocratico, il rischio è quindi l’indebolimento di quella rete di trasporti così vitale per una metropoli come Berlino. Sicurezza e pulizia nei mezzi pubblici vanno affrontate, ha precisato, poiché sono questioni reali quando i cittadini percepiscono sporcizia e insicurezza su metro e S-Bahn, ma non è scaricando i costi sui prezzi dei biglietti che si risolvono i problemi legati alla sicurezza e alla legalità.
Installare i tornelli nelle stazioni di Berlino costerebbe 400 milioni di Euro
Stettner ha calcolato un investimento di circa 400 milioni di euro spalmati su dieci anni. Secondo le sue stime, l’impatto sulle tariffe sarebbe minimo: pochi centesimi a biglietto. Un dettaglio che non ha convinto nessuno, nemmeno l’AfD berlinese.
Rolf Wiedenhaupt, portavoce per i trasporti del partito di ultradestra, ha riconosciuto che la CDU stava finalmente raccogliendo una vecchia richiesta di AfD sui controlli d’accesso. Ma ha definito “assurdo” farli pagare agli utenti. La sua controproposta prevederebbe di riallocare risorse già esistenti nel bilancio cittadino, magari dirottando fondi dalla conversione elettrica della flotta di autobus.
La sindaca del distretto di Friedrichshain-Kreuzberg Clara Herrmann (Verdi) è stata ancora più diretta: spendere milioni di euro per installare i tornelli nelle stazioni di Berlino sarebbe, ha affermato, “semplicemente irresponsabile”, in un momento in cui la bozza di bilancio taglia fondi al vertice sulla sicurezza e al programma destinato alla pulizia della città.
Gli ostacoli tecnici secondo la BVG e il Senato
La BVG ha sollevato questioni concrete, quasi insormontabili. Il sistema metropolitano berlinese, che vanta oltre un secolo di storia, presenta un’eterogeneità strutturale che rende molto difficile l’installazione di barriere come quelle londinesi o parigine. Diverse stazioni sono troppo anguste, poiché non sono mai state progettate pensando a tornelli. E, d’altra parte, non avrebbe senso installare i tornelli solo presso alcune stazioni e non presso altre. Inoltre, una eventuale ristrutturazione completa in questo senso dovrebbe includere tutti gli ascensori, impedendo qualsiasi accesso ai binari senza biglietto valido. L’amministrazione dei trasporti del Senato ha confermato la complessità dell’operazione: tutela dei monumenti, ascensori stradali, normative antincendio, vie di fuga. Ogni elemento va ripensato.
L’associazione dei passeggeri IGEB ha lanciato un allarme diverso ma altrettanto preoccupante: in caso di incidenti o emergenze, le barriere d’accesso potrebbero trasformarsi in trappole mortali.
Un confronto con altri sistemi europei
Stettner guarda a Londra e Parigi come modelli da imitare. Ma Berlino non è Londra, né Parigi – l’ha sottolineato esplicitamente la BVG. Quelle metropoli hanno costruito i loro sistemi di barriere integrandoli fin dalle fasi iniziali di progettazione o attraverso ristrutturazioni radicali che hanno richiesto decenni.
Berlino eredita invece una rete centenaria, stratificata, con vincoli architettonici e storici che non possono essere ignorati. Adattare un’infrastruttura così complessa comporterebbe costi probabilmente superiori ai 400 milioni stimati da Stettner, tempi lunghissimi e disagi prolungati per i passeggeri.




