“Melanzana per sempre”: intervista con Aurora Leone, il 31 maggio a Berlino con “Tutto Scontato”

Dopo aver registrato un sold out dietro l’altro nei più importanti teatri italiani con il suo spettacolo “Tutto scontato“, Aurora Leone, attrice e comica nota anche perché membro dei The Jackal, porta il suo spettacolo anche a Berlino.
Del titolo dello show, “Tutto scontato”, dice che è come un adesivo in vetrina che ti invoglia ad entrare in un negozio, per trovare qualcosa che incontri il tuo gusto, la tua taglia e in generale quello che stavi cercando. “Ma si sa, alla fine non trovi mai niente di quello che volevi”, aggiunge con l’ironia che il pubblico ha imparato a conoscere e amare.
La nuova tournée prenderà il via il 27 maggio da Londra (dopo il doppio sold out dello scorso 26 gennaio), per poi toccare Parigi, Berlino, Amsterdam e Bruxelles. A Berlino Aurora Leone si esibirà il 31 maggio, al Colosseum (Schönhauser Allee 123, 10437). I biglietti sono disponibili in prevendita su dnaconcerti.com. Intanto, Lucia Conti l’ha intervistata per voi.
Ciao Aurora, piacere di conoscerti e grazie per avermi concesso il tuo tempo. Sei già stata a Berlino? Cosa ti porta qui?
Ciao Lucia, piacere mio e grazie a te per avermi chiamato per questa intervista! Sono già stata a Berlino due anni fa con la mia migliore amica e mi è piaciuta molto. Mi ci riporta il mio spettacolo “Tutto Scontato”, che farò il 31 maggio al Colosseum.
Ho amato molto le persone di Berlino e la vita di Berlino: è una città in cui si respira tantissima arte quindi l’idea di tornarci da “artista” (con umiltà) mi fa sentire di entrare ancora più in profondità in questo fantastico posto che, a mio parere, va vissuto appieno.

Cosa porterai sul palco? Vuoi anticipare qualcosa per i lettori e regalarci qualche curiosità in più?
Sul palco porto “Tutto Scontato”, che è uno spettacolo in cui si intrecciano esperienze di vita e storie in cui sicuramente molte persone possono rispecchiarsi.
Ci saranno diversi racconti, da me che osservo come crescono le nuove generazioni rispetto alla mia, ad aneddoti come il mio viaggio su un pullman in Nepal che stava per cadere da un burrone. Ci sarà l’empatia ma anche la follia, e soprattutto la possibilità di parlare di argomenti di attualità un po’ spigolosi e scomodi, come le file centrali di un aereo di Ryanair!

La comicità italiana è stata per decenni confinata in una serie di stereotipi numerati, spesso legati ai generi, che hanno funestato soprattutto persone come me e cioè nate negli anni settanta. L’emersione di alternative giovani e brillanti come te è confortante. C’è speranza, quindi, dopo i 2000?
Ti ringrazio innanzitutto per il complimento e mi sento di dire che c’è assolutamente speranza dopo i 2000. Gli anni 2000 hanno fatto anche cose buone e tra le cose buone c’è sicuramente aver dato la possibilità a quante più persone possibile di esprimersi.
Sicuramente ha giovato in questo senso anche l’avvento dei social che, tra le cose positive, ci hanno permesso di conoscere tante realtà e tanti punti di vista diversi: tante persone di ogni età di ogni genere hanno infatti avuto la possibilità di far sentire la propria voce.

Come giudichi il sistema cinematografico e televisivo attuale, in relazione alle possibilità professionali che offre a una professionista come te? Sono più le opportunità o i limiti?
Il sistema televisivo e cinematografico attuale dà tantissime opportunità, nella misura in cui sono aumentate moltissimo le produzioni.
Allo stesso tempo ha tanti limiti, proprio perché sono aumentate tantissimo le produzioni: è sempre tutto più veloce, di conseguenza anche la durata del successo è potenzialmente più breve, perché con la sovrapproduzione chiaramente si tende a dimenticare tutto e tutti molto prima e molto più facilmente. Io al momento cerco di sfruttare al meglio le opportunità che mi vengono offerte e devo dire che ne sto riscontrando tante, sia come Aurora che come parte di The Jackal.
C’è un tuo particolare talento che secondo te non è stato ancora sufficientemente valorizzato?
Sicuramente la mia capacità di collezionare calzini. Ho calzini provenienti da ogni parte del mondo ed è giusto che prima o poi questo mio talento esca fuori, magari con una collezione di calzini mia o con un negozio di calzini. Insomma, se tutto va male, mi butto sui calzini!

C’è una domanda che non ti hanno mai fatto e a cui invece vorresti tanti rispondere? Vai pure a ruota libera, hai carta bianca!
Una domanda che non mi hanno mai fatto a cui vorrei tanto rispondere è sicuramente la seguente: “Aurora se tu fossi un ortaggio che ortaggio saresti?” e io risponderei “una melanzana”.
L’augurio che faccio a me stessa è quello di avere sempre la versatilità di una melanzana, che può essere una parmigiana o una melanzana a funghetto, che può essere in un primo, ma anche un contorno. Mi piace l’idea di poter stare sempre in diversi contesti e stare sempre bene. Quindi, insomma, mi auguro di restare una melanzana per sempre.