Merz critica J.D. Vance: “Non ci servono lezioni di democrazia”

In un’intervista rilasciata a Die Zeit giovedì, il cancelliere federale Friedrich Merz (CDU) ha definito “invasivi” i commenti del nuovo governo degli Stati Uniti sulla politica tedesca. “Non ci servono lezioni di democrazia” ha chiarito.
Nella stessa intervista, Merz ha parlato anche del Nord Stream 2 e della possibilità di requisire i beni russi concentrati in Europa, al momento congelati.
Il cancelliere tedesco sulle “lezioni di democrazia” degli U.S.A.: “Non ne abbiamo bisogno”
Diverse sono state le ingerenze statunitensi nella politica tedesca, prima, durante e dopo le elezioni federali di settembre 2025. L’endorsement di Elon Musk nei confronti di Alternativa per la Germania è stato sempre più che evidente (il magnate del tech è arrivato addirittura a lanciare la campagna elettorale del partito), mentre durante la conferenza sulla sicurezza di Monaco il vicepresidente americano J.D. Vance, ha accusato la Germania di vivere una sorta di “deficit democratico”. Recentemente, inoltre, in seguito alla classificazione di AfD come partito di estrema destra da parte dell’Ufficio per la Protezione della Costituzione (al momento congelata), il segretario di Stato americano Marco Rubio aveva addirittura parlato di “tirannia occulta”.
In merito, Merz ha ribadito che la Germania non ha bisogno che gli Stati Uniti intervengano con questa invadenza nella politica tedesca e che le recenti dichiarazioni di Vance e Rubio vanno respinte. “La Germania è stata liberata dalla tirannia dagli Stati Uniti ed è oggi stabile, liberale e democratica. Non abbiamo bisogno di lezioni di democrazia” ha chiarito. Ha poi aggiunto che già il discorso di Vance alla Conferenza sulla Sicurezza di Monaco era stato percepito da molti, oltre che da lui stesso, come invasivo.
Merz ha tuttavia anche espresso disaccordo con le azioni dell’Ufficio per la Protezione della Costituzione nei confronti di AfD e si è espresso contro la possibilità di un divieto nei confronti del partito: “Mi sembra troppo simile a un tentativo di eliminare un concorrente politico” ha dichiarato.
Nord Stream 2 congelato e più sanzioni contro la Russia in vista
Sul fronte energetico, il cancelliere ha ribadito la sua contrarietà a riattivare il gasdotto Nord Stream 2, dopo che un tribunale svizzero ha stabilito venerdì che il progetto non andrà in fallimento, riaprendo quindi alla possibilità teorica di poter ricevere un permesso di riattivazione. “Nord Stream 2 non ha attualmente un permesso di funzionamento, e questo non dovrebbe cambiare” ha affermato Merz.
Merz ha inoltre anticipato nuove misure contro Mosca, concordate con i leader europei. “Siamo d’accordo nel circolo dei capi di stato e di governo che ora dobbiamo esaurire tutte le possibilità. Stiamo parlando di ulteriori sanzioni nel settore energetico, bancario, anche di ulteriori passi riguardo ai beni e di sanzioni contro singole persone” ha dichiarato il leader della CDU. Si starebbe inoltre valutando la possibilità di requisire i beni congelati della Russia, per lo più concentrati in Europa: “Se sarà legalmente possibile mobilizzare questi fondi, lo faremo” ha sottolineato.
Da febbraio 2022, l’Occidente ha bloccato circa 300 miliardi di euro di beni della banca centrale russa, come risposta all’invasione dell’Ucraina. Finora, l’UE ha usato solo i proventi degli interessi sui beni sequestrati per finanziare gli aiuti a Kiev, senza toccare direttamente le risorse congelate.