“AfD estremista”, il partito fa ricorso: sospesa temporaneamente la classificazione

L’Ufficio Federale per la Protezione della Costituzione (BfV) ha sospeso temporaneamente la classificazione del partito Alternativa per la Germania come “organizzazione di estrema destra conclamata”.
Questa decisione è legata a un ricorso d’urgenza presentato da AfD al tribunale amministrativo di Colonia, che ora dovrà pronunciarsi sul caso.
Il ricorso di AfD: classificazione sospesa
L’annuncio della classificazione di AfD come organizzazione di estrema destra era arrivato il 2 maggio, dopo anni di indagini. L’Ufficio per la protezione della Costituzione ha giustificato la sua valutazione principalmente sul fatto che, all’interno di AfD, si promuoverebbe un concetto di “popolo” basato sull’etnia e la discendenza. Il dossier, di circa 1.100 pagine, visionato dallo Spiegel, raccoglierebbe citazioni rilevanti da membri del partito a tutti i livelli, inclusi i vertici, e dimostrerebbe inoltre collegamenti con organizzazioni e gruppi di estrema destra.
La notizia, arrivata pochi giorni prima che il mandato di Nancy Faeser (SPD) come ministra federale dell’interno terminasse, aveva subito generato un acceso dibattito politico a livello nazionale e internazionale. Il segretario di Stato americano Marco Rubio aveva parlato di “tirannia mascherata”, il vice di Trump, JD Vance, del tentativo dei “burocrati” di distruggere il “partito più popolare in Germania” e il primo ministro Viktor Orbán aveva postato su X una sua foto con la leader del partito, Alice Weidel, scrivendo “siamo con voi!”.

Cosa significa concretamente questa decisione
Il 5 maggio AfD ha presentato un ricorso d’urgenza contro la classificazione del partito come di estrema destra presso il tribunale di Colonia e a quel punto il BfV ha accettato un accordo detto di Stillhaltezusage. In pratica la classificazione è stata sospesa, sebbene non revocata, e l’Ufficio per la protezione della Costituzione si è impegnato a non usarla fino a quando il tribunale non avrà deciso. Inoltre, ha temporaneamente rimosso il comunicato che aveva postato sul suo sito il 2 maggio, in cui venivano spiegate le ragioni della classificazione.
I leader dell’AfD salutano con favore i recenti sviluppi. “Questo è un passo importante verso la nostra difesa dall’accusa di estremismo di destra”, hanno dichiarato Alice Weidel e Tino Chrupalla, promettendo di utilizzare “tutti i mezzi legali” contro quella che definiscono un’ingiusta criminalizzazione del partito. Esultano anche molti sostenitori, parlando di parziale successo ottenuto dal partito, ma tecnicamente questa sospensione non è un successo: è una semplice procedura.
L’accordo, infatti, non crea alcun obbligo legale all’Ufficio per la protezione della Costituzione, non ha effetti sulla classificazione già eseguita e non significa neanche che il tribunale deciderà a favore di AfD.

Anche nel 2021, infatti, Alternativa per la Germania aveva tentato di far revocare la classificazione di AfD come “caso sospetto” da parte del BfV, senza però ottenere risultati favorevoli. Il ricorso era stato infatti respinto in due gradi di giudizio, dal tribunale di Colonia e dal tribunale amministrativo superiore di Münster (anche se questa sentenza non è ancora definitiva). Non resta quindi che aspettare, anche se non si sa ancora, esattamente, quali saranno i tempi della pronuncia.