Rubio attacca il Ministero tedesco dopo la classificazione dell’AfD come estremista. La Germania risponde

Venerdì scorso l’Ufficio federale per la protezione della Costituzione ha classificato AfD come “sicuramente estremista di destra“, motivando la decisione con “il carattere estremista del partito nel suo complesso, che non rispetta la dignità umana”. Precedentemente, AfD era stata classificata solo come caso sospetto. Nelle ore immediatamente successive all’ufficializzazione della notizia, il Ministero degli Esteri tedesco ha risposto alle accuse mosse dal Segretario di Stato USA Marco Rubio, il quale ha definito “tirannia” la recente classificazione di AfD come movimento estremista di destra da parte dell’Ufficio federale per la protezione della Costituzione tedesco. Rubio ha affermato su X che “la Germania ha appena conferito ai propri servizi segreti nuovi poteri per monitorare l’opposizione”, sostenendo che questo non rappresenti democrazia ma “tirannia sotto mentite spoglie”. Secondo il Segretario di Stato di Donald Trump, non sarebbe AfD a essere estremista, bensì la politica migratoria che il partito contesta, invitando la Germania a “invertire la rotta”.
Che cosa è successo davvero
Per chi non avesse familiarità con la terminologia tedesca, va specificato che a dichiarare AfD sicuramente estremista di destra è stato l’Ufficio Federale per la Protezione della Costituzione (Bundesamt für Verfassungsschutz, o BfV), che non corrisponde ai servizi segreti tedeschi (i quali sono identificati invece dalla sigla BND, che sta per Bundesnachrichtendienst). Va altresì precisato che quelli esercitati dal BfV in questo caso non sono “nuovi poteri”, ma esattamente le funzioni che tale ufficio esercita normalmente e per cui è stato creato. Nuovi non sono neppure i poteri di indagine che il BfV ha acquisito dopo la classificazione: per i casi accertati di estremismo, infatti, i mezzi di indagine concessi (come indagini finanziarie, infiltrati e, a determinate condizioni, intercettazione delle comunicazioni) sono gli stessi che riguardano i casi classificati come “sospetti” e che in entrambe le circostanze le organizzazioni in questione sanno di essere oggetto di indagine e sanno quali mezzi possono essere usati per investigare le loro attività.
La risposta del Ministero al tweet di Rubio su AfD
In risposta alle dichiarazioni di Rubio, il Ministero degli Esteri tedesco ha replicato sulla stessa piattaforma affermando: “Questa è democrazia”. Il dicastero ha precisato che la decisione deriva da “un’indagine approfondita e indipendente per proteggere la Costituzione e lo Stato di diritto” e che l’ultima parola spetterà a “tribunali indipendenti”. Il ministero ha inoltre sottolineato come la Germania abbia “imparato dalla propria storia che l’estremismo di destra deve essere fermato”.
La classificazione di AfD ha suscitato reazioni anche da parte di altri esponenti dell’amministrazione Trump. Il vicepresidente degli Stati Uniti JD Vance ha commentato su X che AfD rappresenta il “partito più popolare” in Germania e che ora “i burocrati stanno cercando di distruggerlo”. Anche Elon Musk, che ha preso parte attivamente alla campagna elettorale di AfD, non risparmiandosi nell’utilizzo dei suoi considerevoli mezzi comunicativi ed economici per sostenere l’ultradestra tedesca, ha definito un eventuale messa al bando di AfD “un attacco estremo alla democrazia”.