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Attacco ad Aschaffenburg: non sarà espulso il cittadino somalo che ha fermato l’omicida

Quello di Aschaffenburg è stato uno degli attacchi più brutali che si siano verificati in Germania negli ultimi mesi. A renderlo particolarmente atroce è il fatto che, in quell’occasione, una delle vittime sia stato un bambino di due anni. Rispetto ad altri episodi simili verificatisi di recente, questo non è propriamente classificabile come un attentato, perché l’autore del gesto, un cittadino afgano di 28 anni, è risultato avere problemi psichiatrici talmente gravi da mettere in dubbio la sua imputabilità. Molto meno si è parlato, invece, di due uomini che hanno impedito all’aggressore di fare molte più vittime. Uno di loro è Ahmed Mohamed Odowaa, un cittadino somalo che ha inseguito il ventottenne, impedendogli di fare altre vittime, fino all’intervento della polizia atto. A seguito della diffusione della notizia di una sua possibile deportazione, il Ministero dell’Interno della Baviera ha annunciato che Odowaa godrà temporaneamente di un permesso di soggiorno, in quanto testimone chiave in un procedimento giudiziario.

Due petizioni sono state lanciate per impedire l’espulsione di Odowaa, raccogliendo oltre 90.000 firme. Nonostante la sua domanda di asilo fosse stata inizialmente respinta, l’uomo potrà restare in Germania, almeno per il momento.

L’uomo che ha bloccato l’attacco di Aschaffenburg avrebbe dovuto essere espulso e mandato in Italia

Il motivo per cui si era ipotizzato il rimpatrio è legato al fatto che Odowaa era già stato riconosciuto come rifugiato in Italia prima del suo ingresso in Germania. In base alla normativa europea, la domanda di asilo presentata in Germania all’inizio del 2024 è stata considerata inammissibile. Il BAMF (Ufficio federale per la migrazione e i rifugiati) ha respinto la sua richiesta e, alla fine di maggio, ha comunicato l’obbligo di lasciare la Germania per recarsi in Italia. Le autorità hanno però chiarito che i permessi di soggiorno provvisori vengono regolarmente aggiornati e prorogati e proprio così è accaduto nel caso di Odowaa.

Le autorità intendono autorizzare a breve una richiesta di permesso di lavoro avanzata dall’uomo, per consentirgli di trovare un’occupazione e sostenersi economicamente. L’obiettivo è facilitare la sua integrazione e creare le condizioni per un’eventuale permanenza stabile nel Paese.

Il cittadino somalo non era stato menzionato nei media fino a quando non è emersa la notizia della possibile espulsione. Non conosce la lingua tedesca e si esprime in inglese con difficoltà. In precedenza, era stato citato solo un altro uomo, probabilmente italiano, anch’egli coinvolto nell’inseguimento dell’aggressore.

Odowaa ha ricevuto lettere di ringraziamento dal Ministro Presidente della Baviera, Markus Söder (CSU), e dal Segretario di Stato agli Interni, Sandro Kirchner (CSU), per il suo intervento. Secondo quanto riferito dal quotidiano Main-Echo, a maggio riceverà anche la medaglia Christophorus.

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