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L’attentatore di Aschaffenburg potrebbe non essere imputabile

Una perizia psichiatrica forense ha stabilito che il presunto attentatore di Aschaffenburg, un richiedente asilo afghano di 28 anni, potrebbe non essere penalmente responsabile a causa di un quadro psichiatrico gravemente compromesso. Secondo quanto riportato dall’ufficio del pubblico ministero, l’imputato avrebbe probabilmente commesso il reato in uno stato di incapacità di intendere e di volere, che gli impediva anche di rendersi conto dell’illegalità delle proprie azioni in quel momento.

Gli agenti hanno rilevato immediatamente indicazioni di un grave disturbo psichiatrico

La specifica diagnosi non è stata resa pubblica, ma è stato confermato che gli agenti hanno avuto modo di constatare il grave stato di alterazione mentale già al momento dell’arresto e che la condizione dell’uomo è stata in seguito confermata, tanto dalla perizia quanto dal ritrovamento dei farmaci corrispondenti nel suo alloggio. Tuttavia, la decisione finale sulla imputabilità o meno del ventottenne spetterà al tribunale.

L’episodio risale al 22 gennaio, quando l’uomo avrebbe ucciso con un coltello un bambino di due anni e un 41enne nel cortile di un asilo di Aschaffenburg, ferendo gravemente altre tre persone.

L’attentatore di Aschaffenburg aveva detto di voler lasciare la Germania

Il fatto che l’aggressore fosse un richiedente asilo obbligato a lasciare la Germania ha alimentato il dibattito su politiche migratorie più rigide durante la campagna elettorale, sollevando preoccupazioni tra la popolazione e portando a discussioni accese sui media e tra i politici riguardo alla gestione dei richiedenti asilo con problemi di salute mentale. L’impegno a lasciare la Germania, nel suo caso, era stato volontario: risulta che l’uomo avesse presentato una richiesta di asilo ma l’avesse poi ritirata, dichiarando spontaneamente di voler tornare in Afghanistan e che avesse ricevuto istruzioni in tal senso. L’ultima comunicazione in materia con le autorità si era verificata a dicembre, circa un mese prima dell’attacco ad Aschaffenburg.

In attesa del processo, il 28enne afghano è stato provvisoriamente ricoverato in una struttura psichiatrica, dove riceverà le cure necessarie in attesa del processo o del procedimento cautelare.

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