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La Germania richiama l’ambasciatore a Mosca

Mentre diversi governi decidono se accettare o meno gli inviti estesi dal presidente russo Vladimir Putin alla celebrazione per la sua elezione al quinto mandato, la Germania richiama il proprio ambasciatore a Mosca, Alexander Graf Lambsdorff. Non si tratta di una rottura completa delle relazioni diplomatiche (l’ambasciatore resterà a Berlino solo una settimana, prima di tornare in Russia), ma di un segnale che, inevitabilmente, si muove in direzione di un aumento delle tensioni fra i due Paesi.

Alla base di questa decisione, c’è l’attacco informatico ai danni dell’SPD e di diverse aziende tedesche, che le autorità nazionali attribuiscono ad hacker russi.

Mentre l’ambasciatore a Mosca torna a Berlino, la Francia invia un rappresentante all’inaugurazione di Putin

Questa situazione impedisce alla Germania, da un punto di vista diplomatico, di assumere la una posizione “moderata”, come quella della Francia. Mentre il governo di Parigi si prepara ad inviare un proprio rappresentante alla cerimonia di inizio del quinto mandato presidenziale di Putin al Cremlino, infatti il Paese esprime al contempo la propria condanna per il contesto oppressivo in cui si sono svolte le ultime elezioni russe. Nonostante le critiche, la scelta di partecipare alla cerimonia indica una volontà di mantenere aperti i canali diplomatici, forse nella speranza di influenzare futuri sviluppi o di preservare certi interessi bilaterali.

Cyber-attacco a SPD e aziende tedesche

Il governo tedesco, evidentemente, non ritiene di poter percorrere una via simile. Gli attacchi hacker in questione sono stati attribuiti non a un gruppo di hacker indipendenti, ma addirittura a un’unità dei servizi segreti militari di Mosca, il gruppo di hacker APT 28 controllato dal GRU (uno dei servizi di intelligence russi). Si ritiene che gli hacker abbiano sfruttato una vulnerabilità dei client di posta, per compromettere gli account email della SPD. L’attacco si sarebbe protratto per un periodo di tempo piuttosto lungo, a partire almeno dal marzo 2022

Gli attacchi informatici, secondo le autorità tedesche, non si sono limitati al partito politico, ma hanno colpito anche agenzie governative e aziende di settori critici come il logistico, la difesa, l’aerospaziale e l’informatico, ma anche fondazioni ed associazioni che lavorano a stretto contatto con il governo o che svolgono funzioni importanti nella società tedesca.

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