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Il palazzo dell’Ambasciata italiana a Berlino compie dieci anni

Era stata, per quasi sessant’anni, una grande incompiuta. La sede dell’Ambasciata italiana a Berlino, progettata dall’architetto tedesco Friedrich Hetzelt nel 1938 e inaugurata per la prima volte nel 1943, cadde in disuso con la fine della guerra, non entrò mai nel pieno delle sue funzioni durante gli anni del Muro.

Fu solo nel giugno del 2003, dopo una ristrutturazione durata un quadriennio, che l’elegante palazzo in stile rinascimentale di Hiroshimastraße tornò a svolgere il compito per cui era stato primariamente ideato. Oggi già dieci anni da quando Carlo Azeglio Ciampi,  al tempo Presidente della Repubblica, e Johannes Rau, l’allora Presidente Federale, tagliavano il nastro della nuova sede situata proprio di fronte al Tiergarten.


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L’Ambasciatore d’Italia in Germania, Elio Menzione, ha voluto evidenziare il traguardo, spiegando come la ristrutturazione del vecchio edificio, costata solamente 16 milioni di euro, “sia stata un ottimo investimento per lo Stato italiano. In questi dieci anni”, ha aggiunto Menzione, “l’Ambasciata italiana è diventato un importante punto di riferimento per la vita diplomatica, culturale e sociale di Berlino. I cittadini della capitale sono affascinati dalla costruzione e amano visitarla”.

Con le sue ampie sale, gli arazzi, i rivestimenti in travertino romano e i circa 10mila metri quadrati di superficie totale, il palazzo dell’Ambasciata ospita al suo interno diversi uffici ed enti, tra cui l’ICE e l’Istituto italiano di Cultura. Al suo interno sono stati organizzati ricevimenti, conferenze, spettacoli teatrali e mostre d’arte contemporanea. “Numerosi eventi di carattere culturale e commerciale di grande successo”, come ha sottolineato l’Ambasciatore.

Alla ricorrenza decennale, sarà dedicata una parte delle celebrazioni annuali per la Festa della Repubblica. Un grande ricevimento avrà luogo mercoledì 29 maggio alle ore 18:00; per l’occasione verrà inaugurata una mostra fotografica che esplorerà la storia ed il valore artistico dello storico palazzo dell’Ambasciata, con l’aiuto di documenti e scatti d’archivio.

Secondo l’ambasciatore Elio Menzione (leggi il suo saluto ai lettori del Mitte) l’Ambasciata italiana a Berlino è “un simbolo importante della rinnovata amicizia tedesco-italiana, profondamente radicata nella coscienza della comune appartenenza all’Unione europea, di cui i due paesi sono membri fondatori. Alla Germania ci sentiamo legati da un comune sentimento di apprezzamento e di fedeltà”.

Dal 2003 al 2013, gli uffici del Palazzo sono stati occupati da quattro ambasciatori diversi: Silvio Fagiolo (2003-2005), Antonio Puri Purini (2005-2009), Michele Valensise (2009-2012), Elio Menzione (2012-in carica).

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