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È morto Helmut Kohl, il cancelliere della Germania unita

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Si è spento all’etá di 87 anni Helmut Kohl, il cancelliere della riunificazione della Germania e uno dei principali artefici dell’Europa unita.

“Helmut Kohl ha cambiato in modo decisivo anche la mia vita” ha dichiarato Angela Merkel a Roma, commentando la notizia. La cancelliera ha quindi aggiunto “Sono personalmente riconoscente a Kohl, tutti noi possiamo essergli riconoscenti per quello che in tanti anni ha fatto per noi tedeschi e il nostro Paese”.

Leader della CDU e alla guida della Germania dell’ovest dal 1982 al 1998 (è stato il cancelliere più longevo della storia del dopoguerra), alla fine degli anni ’90 Kohl era stato coinvolto in uno scandalo di corruzione legato a fondi neri ricevuti dalla CDU e nel 1999 ne aveva parlato in diretta televisiva.
Era da anni su una sedia a rotelle a seguito di un incidente subito in casa e aveva deciso di adottare, negli ultimi anni, un profilo discreto e uno stile di vita riservato. Per questo motivo non aveva partecipato neanche alle celebrazioni per il ventennale della caduta del Muro, nel 2009.

Viene oggi ricordato, oltre che come uno dei principali artefici dell’unità delle due Germanie, anche come il politico che diede impulso, insieme al presidente francese François Mitterrand, al trattato di Maastricht e al progetto dell’Europa Unita.
Proprio per questo, a Bruxelles, le bandiere poste di fronte alle principali istituzioni europee sono rimaste a mezz’asta, in segno di lutto.
Anche il presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella ha espresso il suo pensiero su Helmut Kohl, definendolo “una personalità politica di straordinaria rilevanza nella storia recente della Germania e dell’intera Europa” e ha dichiarato che “la sua scomparsa priva la Germania di una grande personalità e l’Europa di uno dei suoi padri nobili”.

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