Germania: ecco il nuovo governo guidato da Friedrich Merz

È stata una giornata durissima quella di martedì al Bundestag, soprattutto per Friedrich Merz, che è riuscito a diventare cancelliere, ma è stato anche il primo leader di maggioranza nella storia a fallire al primo scrutinio. Dopo aver prestato giuramento, tuttavia, il leader della CDU ha assunto ufficialmente la carica e, ora, anche i nomi di tutti i ministri del nuovo governo sono confermati. A sei mesi dalla dissoluzione della coalizione fra SPD, Verdi ed FDP, la Germania ha un nuovo governo pienamente operativo con una maggioranza parlamentare nel Bundestag. La distribuzione degli incarichi ministeriali ha riservato alcune sorprese.
La Germania ha un nuovo governo: ecco tutti i ministri
I ministri della CDU
Friedrich Merz assume l’incarico di Cancelliere federale. Settantenne, avvocato, nato nel Nord Reno-Westfalia, origini polacche. Il suo cammino politico è stato tortuoso, caratterizzato soprattutto da una fortissima e tesa rivalità con Angela Merkel e da un allontanamento prolungato dalla politica a partire dal 2002, quando perse la presidenza del gruppo parlamentare a favore proprio a favore della cancelliera. Alla vita politica attiva è ritornato solo quando il ritiro di Merkel ha aperto le porte a un nuovo tentativo di ascesa nel partito. Gli anni di iato li ha trascorsi dedicandosi alla carriera legale presso lo studio Mayer-Brown e ricoprendo vari incarichi nei consigli di amministrazione, tra cui quello di Blackrock Germania – proprio questo incarico è all’origine di molte critiche che ancora oggi vengono rivolte al cancelliere. Dopo tre tentativi, nel 2022 Merz è diventato finalmente leader del partito e capo dell’opposizione al Bundestag.

Thorsten Frei, 51 anni, ex direttore parlamentare del gruppo CDU/CSU, diventa Capo della Cancelleria. Pur non avendo esperienza governativa significativa, è considerato un organizzatore capace, con buone doti di networking e comunicazione. Negli anni del governo Scholz, è diventato uno dei più stretti collaboratori di Merz.

Johann Wadephul, esperto di politica estera e sicurezza, assume il ruolo di Ministro degli Esteri. La sua carriera politica è iniziata nella Junge Union dello Schleswig-Holstein, di cui è stato presidente regionale. Dopo alterne vicende nella politica locale e una temporanea uscita di scena, nel 2009 è stato eletto al Bundestag. Raramente, prima di adesso, è stato sotto i riflettori o ha attirato l’attenzione dei media nel dibattito pubblico.

Nina Warken, considerata una “sorpresa” dai media e guardata con scetticismo dall’opposizione, diventa Ministra della Salute. Sebbene non sia una specialista del settore (da qui lo scetticismo), Merz ha lodato la sua “stabilità personale, il chiaro concetto politico e il buon orientamento”. L’avvocata 45enne è segretaria generale della CDU nel Baden-Württemberg e ha fatto parte della commissione parlamentare sulla pandemia di Covid-19. Inoltre, ha partecipato ai negoziati di coalizione nel gruppo di lavoro sugli affari interni, il diritto e la migrazione.

Katherina Reiche, laureata in chimica nata nella Germania Est, guida il Ministero dell’Economia ed Energia. Il suo è un ritorno alla politica. Dopo 17 anni trascorsi come deputata e sottosegretaria di Stato durante i governi Schröder e Merkel (1998-2015), ha iniziato a lavorare nel settore privato. Prima è stata amministratrice delegata dell’Associazione delle imprese municipali e successivamente manager nel settore energetico. Dal 2020 presiede anche il Consiglio nazionale sull’idrogeno. Le associazioni imprenditoriali hanno accolto positivamente la sua nomina, mentre alcune organizzazioni non governative che si occupano di controllo delle attività lobbistiche hanno espresso preoccupazioni per potenziali conflitti d’interesse fra i coinvolgimenti professionali privati di Reiche e la sua carica pubblica.

Patrick Schnieder, 56 anni, assume l’incarico di Ministro dei Trasporti. Deputato del Bundestag dal 2009 per la circoscrizione di Bitburg nell’Eifel, ha accumulato esperienza nella commissione Trasporti. Il suo impegno principale riguarda le aree rurali e un’infrastruttura stradale e ferroviaria efficiente. A lui spetterà uno dei compiti più importanti e delicati del nuovo governo: utilizzare il colossale fondo allocato per le infrastrutture in modo da garantire una modernizzazione dei trasporti in Germania. Gli interventi più urgenti riguardano la rete ferroviaria, la cui inefficienza è un argomento scottante ormai da anni in Germania. Si tratterà di riformare i costi dei servizi – sia passeggeri che cargo – e di rendere più efficienti le infrastrutture e le dotazioni tecnologiche, specialmente quelle della Deutsche Bahn.

Karsten Wildberger, fisico 56enne con dottorato conseguito ad Aquisgrana, guida il nuovo Ministero della Digitalizzazione e modernizzazione dello Stato. Conosce Merz attraverso il Consiglio economico della CDU. Wildberger vanta una significativa esperienza manageriale come amministratore delegato del gruppo Ceconomy e presidente di Media-Saturn-Holding, oltre ad aver ricoperto posizioni dirigenziali in aziende di telecomunicazioni e nel settore energetico. Nello specifico, ha ricoperto posizioni dirigenziali internazionali presso T-Mobile, Vodafone e la società di telecomunicazioni australiana Telstar. Dal 2016 all’estate 2021, Wildberger è stato responsabile della trasformazione digitale in qualità di membro del Comitato esecutivo della società energetica Eon. Anche nel suo caso, l’opposizione ha criticato il rischio di una gestione lobbistica del potere politico.

Karin Prien ottiene il Ministero della Famiglia e istruzione, il suo primo incarico federale. Riconosciuta come politica dall’esperienza consolidata in questo ambito, è stata Ministra dell’Istruzione nello Schleswig-Holstein dal 2017. Nel 2018 ha fondato l’iniziativa “Union der Mitte” insieme ad altri membri della CDU/CSU. Nel 2021 è entrata nell’esecutivo federale della CDU ed è stata inclusa nella squadra del candidato cancelliere Armin Laschet come esperta di educazione. Nel 2022 è stata eletta vice di Merz. Dal 2018 Prien è portavoce del Forum ebraico della CDU

I ministri della CSU
Alexander Dobrindt, 54 anni, diventa Ministro degli Affari Interni. Figura chiave della leadership CDU/CSU a Berlino, il politico bavarese ha acquisito nei negoziati di coalizione la reputazione di abile negoziatore. Dal 2013 al 2017 è stato ministro federale dei Trasporti e delle Infrastrutture digitali. Ora dovrà dimostrare di poter attuare la linea dura dell’Unione sulla politica di asilo – che è stata una parte importante della campagna elettorale della CDU/CSU.

Alois Rainer, politico della CSU e maestro macellaio, assume il Ministero dell’Alimentazione e agricoltura. Membro del Bundestag dal 2013, il sessantenne era solo la seconda scelta del leader della CSU Söder, che aveva indicato il presidente degli agricoltori bavaresi Günther Felßner come candidato preferito. Recentemente, Rainer ha dichiarato che non ci saranno aumenti delle tasse sulla carne.

Dorothee Bär, 47 anni, diventa Ministra per la Ricerca, tecnologia e spazio. Membro del Bundestag dal 2002, la politica bavarese è nota per la sua presenza sui social media. In passato è stata Ministro di Stato per gli Affari Digitali sotto Angela Merkel. Alle ultime elezioni del Bundestag ha ottenuto il maggior numero di primi voti a livello nazionale.

I ministri dell’SPD
Lars Klingbeil assume il ruolo di Vice Cancelliere e ministro delle Finanze. Il 47enne della Bassa Sassonia sarà probabilmente il ministro più influente del gabinetto Merz, poiché nessun progetto governativo potrà prescindere dal suo sostegno. Appartenente all’ala conservatrice dell’SPD, Klingbeil ha seguito un percorso politico simile a quello di Olaf Scholz. Entrato in politica come impiegato nell’ufficio elettorale del cancelliere Gerhard Schröder, è diventato poi segretario generale dell’SPD e nel 2021 ha gestito la campagna elettorale di Scholz. Dopo il risultato elettorale di febbraio – il peggiore nella storia del partito – ha dichiarato che, per recuperare le sorti dei socialdemocratici, si sarebbe reso necessario uno “sconvolgimento” dell’SPD.

Bärbel Bas, 57 anni, guiderà il Ministero del Lavoro e degli affari sociali. Membro del Bundestag dal 2009, dal 2021 al 2025 ha ricoperto la carica di Presidente del Bundestag, la seconda più alta carica dello Stato. Durante il suo mandato ha dovuto affrontare una cultura parlamentare particolarmente aggressiva, soprattutto dopo da parte dei deputati di AfD. Economista specializzata in gestione delle risorse umane, Bas è considerata la favorita per la presidenza del partito, qualora Saskia Esken dovesse ritirarsi.

Boris Pistorius, 65 anni, rimane Ministro della Difesa. Secondo i sondaggi, Pistorius è ancora il politico più popolare in Germania. Nominato a sorpresa nel gennaio 2023 dopo le dimissioni di Christine Lambrecht, ha il difficile compito di trasformare la Bundeswehr in un esercito per la difesa nazionale. Grazie alla riforma del freno all’indebitamento, avrà accesso a maggiori risorse finanziarie.

Stefanie Hubig, 56 anni, assume l’incarico di Ministra della Giustizia e tutela dei consumatori. Ex ministra dell’Istruzione della Renania-Palatinato dal 2016, l’ex giudice ha già lavorato presso il Ministero federale della Giustizia per diversi anni. L’Associazione dei giudici ha accolto positivamente la sua nomina, ritenendo importante che il nuovo ministro provenga dalla magistratura.

Carsten Schneider ottiene il portafoglio dell’Ambiente e protezione del clima, un ministero potenziato rispetto all’epoca della coalizione precedente. Nato a Erfurt nel 1973, banchiere e politologo, Schneider è entrato nel Bundestag nel 1998 e ha ricoperto il ruolo di Ministro di Stato e Commissario per la Germania dell’Est nella Cancelleria di Scholz. In precedenza è stato segretario parlamentare e vice-capogruppo dell’SPD al Bundestag. Schneider è molto rispettato anche dai membri degli altri partiti: il ministro presidente della Sassonia Michael Kretschmer (CDU) lo ha più volte elogiato per la qualità del suo lavoro. Fino a questo momento, però, non si è mai occupato di ambiente e protezione del clima.

Verena Hubertz, 37 anni, diventa Ministra dell’Edilizia e alloggi. Deputata di Treviri dal 2021, nella scorsa legislatura era già vice-capogruppo. Laureata in economia aziendale, ha fondato a Berlino la start-up Kitchen Stories, una piattaforma di cucina con oltre 20 milioni di utenti.

Reem Alabali-Radovan, 35 anni, nata a Mosca da genitori iracheni, assume il Ministero della Cooperazione economica e sviluppo. Ex Ministra di Stato per la Migrazione, i Rifugiati e l’Integrazione, è considerata una stretta collaboratrice della ministra presidente del Meclemburgo-Pomerania Occidentale, Manuela Schwesig. Tedesca dell’est, è anche l’unica ministra di questo gabinetto con un background di migrazione.

L’unico ministro apartitico
Resta fuori dagli elenchi dei partiti Wolfram Weimer, neo-ministro della cultura, il cui ufficio non prevede diritto di voto, ma che comunque fa parte del gruppo di lavoro con il quale Merz ha scelto di governare. La sua carriera di editore, soprattutto di pubblicazioni e anche libri fortemente schierati a destra ha reso la sua nomina una delle più discusse e controverse del nuovo esecutivo.
