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Focolaio di afta epizootica in Germania. Chiusi gli zoo di Berlino

Lo Zoo di Berlino e il Tierpark hanno annunciato la chiusura a tempo indeterminato delle loro strutture a causa del timore di diffusione dell’afta epizootica.

Un focolaio di questo virus, che non colpisce gli esseri umani ma può essere pericoloso per diversi animali, è stato rilevato la scorsa settimana a Hönow, nel distretto di Märkisch-Oderland (Brandeburgo). È la prima volta che la malattia ricompare in Germania dopo 35 anni.

Afta epizootica alle porte della capitale tedesca: chiusi lo Zoo di berlino e il Tierpark

La decisione di chiudere lo zoo, che ricade nell’area di sorveglianza di 10 km istituita intorno all’area di Hönow, è stata comunicata lunedì pomeriggio ed è stata presa come misura precauzionale per evitare di mettere a rischio la salute degli animali ospitati. Anche le forniture di alimenti provenienti dall’area interessata sono state interrotte, per evitare qualsiasi rischio di contaminazione e persino il traffico è stato ridotto al minimo indispensabile, con l’obiettivo di limitare il movimento di persone e mezzi che potrebbero potenzialmente veicolare il virus.

L’afta epizootica è altamente contagiosa e non rappresenta un pericolo solo per ovini e bovini, ma può colpire anche altre specie animali, come giraffe ed elefanti, causando gravi problemi di salute e, in alcuni casi, la morte. Al momento, non è stata fissata una data per la riapertura delle due strutture, poiché le autorità stanno monitorando attentamente la situazione per arginare il pericolo. Tuttavia, l’acquario dello zoo rimarrà aperto al pubblico, poiché le specie marine non sono a rischio di contrarre l’afta epizootica.

Andreas Knieriem, veterinario esperto e direttore dello zoo e del Tierpark, ha sottolineato l’urgenza della situazione. “Un’epidemia di afta epizootica nelle nostre strutture avrebbe conseguenze catastrofiche per i nostri animali” ha commentato. Gli esperti stanno discutendo se gli animali degli zoo debbano essere vaccinati, mentre i veterinari delle strutture hanno effettuato test a campione su specie animali particolarmente esposte al virus. Tra gli animali sottoposti a controllo figurano bufali rossi, potamocheri, cammelli, alpaca e la giraffa di Rothschild, una specie gravemente minacciata. I risultati delle analisi sono attesi per questa settimana, come spiegato dal direttore zoologico Christian Kern.

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