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Merz: “allearsi coi populisti di destra” sarebbe “vendere l’anima della CDU”

In un’intervista al programma Tagesthemen della ARD, il candidato cancelliere della CDU Friedrich Merz ha ribadito la sua ferma opposizione a qualsiasi forma di collaborazione con il partito populista di destra Alternative für Deutschland (AfD). Merz ha sottolineato che la situazione politica in Austria, dove per la prima volta l’ultradestra è arrivata al governo, dimostra chiaramente i rischi e le conseguenze di spianare la strada verso il potere ai populisti di destra.

La situazione in Austria

In Austria, il partito populista di destra FPÖ è emerso come il partito più forte del Parlamento alle elezioni generali di settembre. Dopo il fallimento dei colloqui di coalizione tra ÖVP, SPÖ e Neos, il leader dell’FPÖ Herbert Kickl è diventato il primo esponente del partito incaricato di formare un governo, con l’ÖVP che ha accettato di avviare trattative di coalizione. Questo sviluppo ha suscitato preoccupazioni in tutta Europa, poiché potrebbe segnare un cambiamento significativo nella politica austriaca e influenzare le dinamiche politiche nella regione.

La reazione di Merz

Il leader della CDU ha espresso profonda preoccupazione per la crescente influenza di partiti come l’AfD, che considera una minaccia per i valori democratici e l’unità europea. Merz ha evidenziato le caratteristiche dell’AfD che lo rendono incompatibile con i principi fondamentali della CDU: xenofobia, antisemitismo, presenza di estremisti tra le sue fila, vicinanza politica alla Russia e volontà di uscire dalla NATO e dall’Unione Europea.

Merz ha dichiarato che collaborare con l’AfD equivarrebbe a “vendere l’anima della CDU”, cosa che, ha assicurato, non ha alcuna intenzione di fare. Ha addirittura legato il suo destino di leader del partito alla promessa di mantenere intatto il “Brandmauer”, il “muro spartifuoco” che, fin dall’inizio, ha deciso di erigere per separare la CDU dall’AfD, sottolineando che qualsiasi forma di cooperazione comprometterebbe l’integrità e la credibilità del suo partito. Merz ha anche messo in guardia contro i pericoli che derivano dal sottovalutare o cercare di “addomesticare” AfD attraverso la partecipazione al governo.

Con le elezioni del Bundestag in programma per il 23 febbraio, i sondaggi indicano che la CDU/CSU potrebbe diventare il partito più forte, mentre l’AfD guidato da Alice Weidel si posiziona stabilmente al secondo posto da mesi. 

Merz contro i populisti di destra. E fa il paragone con l’ascesa dei nazisti

Merz ha sottolineato che la storia ha dimostrato come l’inclusione di forze estremiste nel governo possa portare a conseguenze disastrose, destabilizzando il sistema politico e minando la fiducia dei cittadini nelle istituzioni democratiche. Ha tracciato un parallelo inquietante con la presa del potere da parte dei nazisti nel 1933, immaginando uno scenario in cui la cooperazione con l’AfD non venisse categoricamente esclusa e il partito diventasse il gruppo parlamentare più forte nel 2029, con le successive elezioni federali che si terrebbero proprio nel 2033.

Il leader della CDU ha esortato i cittadini e i politici a rimanere vigili e a difendere con fermezza i valori democratici, sottolineando la necessità di una strategia chiara e determinata da parte del suo partito per contrastare l’ascesa dell’AfD e proteggere la democrazia tedesca.

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