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Condannato per truffa sui test Covid: voleva pagare i debiti di gioco

Un imprenditore di 39 anni, identificato come Kastriot T., è stato condannato dal tribunale distrettuale di Berlino a quattro anni e mezzo di reclusione per una frode milionaria legata ai test Covid-19. La sentenza, emessa lunedì, prevede anche la confisca di circa quattro milioni di euro, proventi dell’attività illecita.

Kastriot T. ha confessato di aver truffato lo Stato con i test Covid

L’uomo ha ammesso di aver sfruttato l’emergenza mondiale per truffare il sistema sanitario, gestendo quattro centri di analisi del coronavirus dove venivano effettivamente eseguiti alcuni test, ma la maggior parte era fittizia. La sua confessione ha rivelato un piano ben orchestrato per richiedere rimborsi non dovuti alle autorità sanitarie e ottenere ingenti somme di denaro.

I fatti risalgono alla primavera del 2021, quando i centri per i test Covid proliferavano rapidamente, spesso attraverso la conversione di locali adibiti ad altre attività, come shisha bar e sale giochi, ma anche con la creazione di strutture mobili in tutta la Germania. Le autorità, nel tentativo di fornire un supporto rapido durante la crisi, avevano abbassato i requisiti per l’apertura di tali centri, permettendo anche a persone che non avevano mai operato nel settore sanitario di impegnarsi in queste attività. Questo, inevitabilmente, ha reso il sistema vulnerabile alle frodi, come quella operata da Kastriot T.

Il motivo: i debiti di gioco

L’uomo, insieme a tre complici perseguiti separatamente, ha avviato l’attività in quattro sedi nell’aprile 2021. Secondo l’accusa, era stata costituita una società fittizia con sede a Reinickendorf, il cui amministratore delegato era un presunto italiano, sotto l’alias “Marco D.L.”. Le indagini hanno poi rivelato che si trattava di un’identità falsa, creata appositamente per coprire le tracce della frode.

In tribunale, l’imputato ha dichiarato di aver “perso il senso della misura” e commesso degli errori, motivando il proprio operato con la necessità di trovare rapidamente grandi quantità di denaro, per far fronte ai debiti derivanti dalla sua dipendenza dal gioco d’azzardo. Aveva infatti partecipato a partite di poker con puntate a cinque zeri, accumulando perdite significative. Questa dipendenza lo avrebbe spinto a cercare modi rapidi per guadagnare molto e in fretta, portandolo a ideare la frode sui test Covid.

Secondo l’accusa, entro marzo 2022 erano stati dichiarati 725.591 test per le quattro sedi, generando richieste di pagamento per quasi otto milioni di euro. Tuttavia, l’Associazione dei medici delle assicurazioni sanitarie aveva già ridotto alcuni pagamenti e avviato indagini. Le discrepanze nei numeri dichiarati hanno sollevato sospetti, portando a un esame più approfondito delle attività di Kastriot T.

Le autorità sono state allertate da una segnalazione di riciclaggio di denaro da parte di una banca. Durante una perquisizione, è stata poi scoperta una carta d’identità contraffatta intestata a “Marco D.L.”. Analisi forensi hanno infine rivelato che la foto apparteneva a un individuo con precedenti per reati legati al traffico di stupefacenti. A insospettire li inquirenti sono state anche alcune richieste di rimborso accompagnate da report di attività quantomeno sospetti: in un caso, per esempio, risultavano effettuati “test di gruppo” a 60 persone in un minuto, il che è fisicamente impossibile. Inoltre, alcuni nomi apparivano ripetutamente in centri diversi a breve distanza di tempo. In realtà, solo circa 180.000 test erano stati effettivamente eseguiti.

Per Kastriot T. Era stato emesso un mandato d’arresto già nel giugno 2024 e l’uomo è in custodia da agosto di quest’anno. Durante il processo, si è assunto la piena responsabilità della frode, scagionando i dipendenti dei centri di test. Ha dichiarato che i suoi collaboratori non erano a conoscenza delle sue attività illecite e che agivano in buona fede.

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