Scholz sui rifugiati siriani: “chi si integra è e rimane il benvenuto”
I rifugiati siriani che si sono integrati sono e resteranno i benvenuti in Germania. Lo ha detto il Cancelliere tedesco Olaf Scholz (SPD), nel suo videomessaggio settimanale al Paese, in risposta al dibattito che si è riacceso in Germania dopo la caduta di Assad. Ha citato l’esempio dei circa 5.000 medici siriani impiegati negli ospedali tedeschi, evidenziando il loro contributo significativo al sistema sanitario nazionale.
CDU spinge sui rimpatri, Scholz frena: indispensabile essere certi della stabilità in Siria
Scholz ha anche commentato le recenti dichiarazioni che hanno allarmato la comunità siriana in Germania, riferendosi implicitamente alle richieste di rimpatrio avanzate da alcuni esponenti della CDU/CSU. Ha affermato che solo il tempo, in base agli sviluppi futuri in Siria, permetterà di decidere se il Paese sia o meno sicuro e se sia possibile il rientro. Ha anche aggiunto che la Germania sosterrà il ritorno volontario dei rifugiati, quando le condizioni lo permetteranno. Scholz ha ribadito comunque che la sicurezza e la stabilità in Siria sono prerequisiti fondamentali per qualsiasi discussione sul rimpatrio.
Friedrich Merz, leader della CDU, è più incline a soluzioni di breve termine. Il leader cristiano-democratico ha infatti ribadito di ritenere che molti siriani fuggiti in Germania dal 2011 desiderino tornare nel loro Paese. Chi lavora e ha ottenuto la cittadinanza tedesca, ha precisato, potrà comunque scegliere di rimanere, ma chi non dovesse seguire gli step di integrazione previsti dovrà tornare in patria non appena lo status di protezione sarà revocato.
In risposta agli eventi in Siria, Merz ha sollecitato l’Unione Europea a rafforzare i controlli alle frontiere esterne, assicurando il respingimento dei migranti irregolari ai confini tedeschi. Ha inoltre evidenziato l’importanza di impedire l’ingresso in Europa e in Germania di ex collaboratori del regime di Assad sotto le vesti di richiedenti asilo.
Anche l’FDP si è espressa in termini simili. Christian Dürr, capogruppo dei liberali al Bundestag, ha dichiarato alla Funke Mediengruppe che coloro che si guadagnano da vivere autonomamente e contribuiscono attivamente alla società tedesca dovrebbero avere la possibilità di rimanere nel Paese. A sostegno della sua tesi, il politico ha citato l’esempio di molti siriani che attualmente lavorano nel settore sanitario e assistenziale, sottolineando l’importanza della loro presenza per far fronte alla carenza di manodopera qualificata in Germania.
Un milione di rifugiati siriani attualmente in Germania
Tuttavia, Dürr ha anche evidenziato che coloro che non lavorano e non si integrano adeguatamente dovrebbero lasciare il Paese. Il capogruppo dell’FDP ha infatti rimarcato che l’integrazione è un processo bidirezionale, che richiede impegno sia da parte dei rifugiati che della società ospitante. A tal proposito, Dürr ha criticato il fatto che circa 500.000 siriani attualmente ricevono sussidi statali, nonostante molti di loro siano in grado di lavorare.
La guerra civile in Siria, scoppiata nel 2011, ha spinto centinaia di migliaia di persone a cercare rifugio in Germania. Secondo i dati forniti dal Ministero dell’Interno tedesco, attualmente quasi un milione di siriani risiede nel Paese.