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Il “vero” Castello di Frankenstein è in Germania

Tutti sanno che il personaggio di Dracula, reso celebre dal romanzo di Bram Stoker, è ispirato alla figura storica del principe Vlad II Dracul Hagyak di Valacchia. Meno noto è il fatto che un altro personaggio chiave della letteratura gotica, lo scienziato Victor Frankenstein, protagonista del romanzo “Frankenstein o il Moderno Prometeo” di Mary Shelley porti il nome di un castello tedesco.

Non si sa se il Castello di Frankenstein, che si trova nelle vicinanze di Darmstadt, in Assia, sia stato almeno in parte di ispirazione per la scrittrice che ha inventato il genere fantascientifico. Ciò che si sa, invece, è che qui visse un alchimista la cui fama, sia in vita che dopo la morte, sembra fatta apposta per stimolare l’immaginario degli amanti del genere gotico.

Johann Konrad Dippel: fra storia e leggenda

Johann Konrad Dippel nacque nel 1673 in questa zona e fu teologo, medico e alchimista dalle intuizioni sorprendenti, che alcuni considerano all’avanguardia rispetto alle conoscenze scientifiche del suo tempo. Le vicende biografiche di Dippel si intrecciano con quelle del castello e, nel corso dei secoli, hanno dato origine a cupe leggende.

Johann Konrad Dippel – Foto: http://ihm.nlm.nih.gov/images/B07214, Public domain, via Wikimedia Commons [cropped]

Molte delle sue attività, soprattutto alcuni dei suoi esperimenti scientifici, suscitarono lo sgomento dei contemporanei. Nel villaggio che circonda il castello si raccontava che l’alchimista avesse fatto un patto col diavolo e che si dedicasse a pratiche abominevoli (che oggi chiameremmo “esperimenti”) con cadaveri e, naturalmente, vergini.

Fra le altre cose, sembra che avesse creato un olio che spacciava come “elisir di lunga vita” e che tentò, invano, di scambiare per la proprietà del castello. Leggende non confermate raccontano che, proprio come il Frankenstein del romanzo, esumasse cadaveri e che avesse tentato, secondo il resoconto di un chierico locale, di mettere insieme una “creatura”, che era però stata distrutta da un fulmine.

Il timore che la sua figura suscitava era tale da spingere la popolazione locale a credere che, anche dopo la morte Johann Konrad Dippel fosse rimasto a infestare il castello, ormai in rovina. Certo, c’è la possibilità che a diffondere la voce, in tempi molto più recenti siano stati gli esercenti locali, che approfittavano dell’omonimia con il Frankenstein di Mary Shelley per attirare turisti e curiosi, soprattutto nel periodo di Halloween. Per anni (fino al 2023), nel piccolo borgo c’è stato anche un ristorante che basava gran parte della sua fama proprio sulla leggenda dell’alchimista maledetto.

Burg Frankenstein
Foto: Gerald Stiehler via Wikimedia Commons

Questa tradizione ha radici relativamente recenti: sembra sia stata avviata dai soldati americani di stanza nei pressi del castello durante la Seconda Guerra Mondiale. Da allora, qui si tengono celebrazioni ie feste a tema, anche molti anni dopo lo smantellamento del presidio americano. Nella notte di Halloween del 1952, John Keel inviò tre reporter dell’American Forces Network per una trasmissione radiofonica in diretta, promettendo loro che la “creatura” di Frankenstein sarebbe tornata al castello proprio quella notte. Keel preparò anche uno scherzo, con una statua che sembrava muoversi, collocata nella cripta, terrorizzando il reporter e i suoi ascoltatori.

Burg Frankenstein
Foto: Twine333, CC BY-SA 4.0 <https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0>, via Wikimedia Commons

Le origini del Castello di Frankenstein

Visitare oggi il Castello di Frankenstein è un’esperienza storica e naturalistica, con giusto una sfumatura “gotica” in più. Passeggiare fra le rovine, magari arrivandoci dallo splendido bosco di faggi che costeggia il villaggio dell’Odenwald, è un ottimo modo per immergersi nell’atmosfera del luogo. Il castello risale all’incirca al XIII secolo e fu costruito come fortezza da Conrad II Reiz di Breuberg, approfittando della sua posizione facilmente difendibile. Breuburg fu il fondatore della libera baronia imperiale di Frankenstein, soggetta solo alla giurisdizione dell’imperatore. L’ultimo erede della dinastia che lo aveva costruito morì senza eredi nel 1602 e il castello passò sotto il controllo dei langravi di Hesse-Darmstadt nel 1662.


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In seguito l’edificio fu utilizzato come ospedale, per poi cadere in rovina nel XVIII secolo. Le due torri ancora oggi visitabili sono un restauro storicamente inaccurato effettuato a metà del XIX secolo.

Burg Frankenstein
Foto: Zoppo59, CC BY-SA 4.0 <https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0>, via Wikimedia Commons

Fantasmi, streghe e bussole impazzite

Ancora oggi, il castello è oggetto di interesse da parte degli appassionati di paranormale e di coloro che si definiscono “cacciatori di fantasmi”. Alcuni sostengono di aver registrato voci e suoni di origine ultraterrena, attribuiti agli spiriti inquieti che infesterebbero il castello. Inoltre, in una zona della foresta nei pressi del castello, sul monte Ilbes, le bussole non funzionano correttamente a causa di formazioni di pietre magnetiche di origine naturale. Naturalmente, questi malfunzionamenti sono spesso attribuiti a fantasmi e presenze oscure, soprattutto dagli appassionati che si riuniscono qui in occasioni particolari, come la Notte di Valpurga o il solstizio d’estate. Il Monte Ilbes è il secondo luogo di incontro più importante per i moderni appassionati di stregoneria in Germania, dopo il Monte Brocken.

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