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La mostra queer riapre a Norimberga, ma non in chiesa

Dopo la temporanea chiusura, la mostra d’arte “Jesus liebt” (“Gesù ama”) del pittore Rosa von Praunheim è nuovamente visitabile a Norimberga a partire da mercoledì, ma non più nella sua sede originale (la chiesa di Sant’Egidio), bensì nella Kreisgalerie. Questa nuova sede è significativa, poiché la galleria si trova proprio lungo la Straße der Menschenrechte, ovvero la “Via dei Diritti Umani”. Ad annunciarlo è stata l’associazione che organizza il Christopher Street Day (ovvero il Pride) di Norimberga. La mostra queer era stata temporaneamente chiusa, su decisione della congregazione parrocchiale, a causa delle forti critiche ad alcune delle immagini, in particolare quelle a tema omoerotico.

Gli organizzatori della mostra queer: “Non ci lasceremo intimidire!”

La mostra era stata originariamente esposta durante le settimana del pride, ovvero in corrispondenza con il Christopher Street Day, e gli organizzatori hanno dichiarato di volere che il maggior numero possibile di persone possa formarsi un’opinione diretta sulle immagini esposte. “Non ci faremo chiudere! E certamente non ci faremo intimidire!” Hanno dichiarato i promotori dell’iniziativa, sottolineando che la libertà artistica e la libertà religiosa non devono essere viste come contrapposte.


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Inoltre, è stato annunciato che, alla riapertura della mostra, sarà approntato un programma di accompagnamento che affronti alcuni dei temi emersi a seguito delle polemiche sollevate dalle immagini esposte. In particolare, lo scopo degli organizzatori sarebbe stimolare il dibattito su come conciliare la diversità queer, la sessualità, la fede e l’arte. Il pastore che è responsabile culturale della parrocchia, Thomas Zeitler, contribuirà a tale programma di accompagnamento offrendo il suo punto di vista sulla mostra.

La mostra “Gesù ama” era stata inaugurata il 21 luglio, ma a causa delle numerose critiche e ostilità ricevute, era stata temporaneamente chiusa solo tre giorni dopo. Il consiglio ecclesiastico aveva poi votato all’unanimità per non riaprire la mostra all’interno della chiesa.

Le immagini esposte nella mostra hanno suscitato forti critiche a causa dei temi affrontati e del modo in cui tali temi sono interpretati, che in alcuni casi è stato considerato troppo esplicito. Alcune di queste immagini erano infatti state collocate dietro una tenda con un avviso che indicava che si trattava di contenuti adatti solo agli adulti.

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