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Assegni parentali in Germania: l’FDP propone di ridurne la durata

Continua il braccio di ferro fra la Ministra della Famiglia Lisa Paus (Verdi) e i liberali dell’FDP sugli assegni parentali. Dopo la proposta della Ministra che prevedeva che l’assegno parentale, le madri e i padri ricevono come prestazione sostitutiva del salario se rimangono a casa dopo la nascita di un figlio, fonde corrisposto solo alle coppie con un reddito annuo imponibile combinato non superiore a 150.000 Euro, infatti il gruppo parlamentare dell’FDP al Bundestag ha lanciato una controproposta, che prevede di tagliarne la durata per tutti, senza distinzione di reddito.

La proposta dell’FDP: ridurre la durata degli assegni parentali per tutti

Secondo quanto riportato dal Tagesspiegel, il periodo di assegnazione dell’assegno parentale, nella proposta di modifica avanzata dai liberali, passerebbe da un massimo di 14 mesi a 12 mesi per tutte le fasce di reddito. Inoltre, verrebbero eliminati i requisiti che obbligano ciascun genitore a richiedere almeno due mesi di indennità parentale per poter usufruire dell’intero importo.

La prima proposta di Paus derivava dalla necessità di tagliare una parte deli bilancio destinato al welfare per le famiglie ed è proprio sulla logica con la quale regolare tali “tagli” che la ministra dei Verdi si scontra con i compagni di coalizione. Se Paus, infatti, puntava a porre un tetto massimo di reddito per l’accesso ai contributi, i liberali rifiutano questa distinzione e propongono di risparmiare riducendo di due mesi il contributo per tutte le famiglie che lo richiedono.


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Incentivi per entrambi i genitori ed eccezioni per  i gemelli

Inoltre, in futuro, non dovrebbe più essere possibile ricevere l’assegno parentale in parallelo dopo i primi due mesi di vita del bambino (con eccezioni nel caso di parti gemellari).

Inoltre, un bonus aggiuntivo di 500 Euro una tantum è previsto per i genitori che decidono di richiedere contemporaneamente l’assegno parentale nel primo mese di vita del bambino. Lo scopo dovrebbe essere quello di rafforzare il senso della responsabilità congiunta per i genitori dei neonati, favorendo la condivisione delle responsabilità domestiche e parentali, per permettere alle madri di riprendersi dopo il parto.

La Ministra Paus ha dichiarato di voler mantenere la propria proposta di taglio in quanto “socialmente sostenibile”. Se dovesse prevalere la proposta dei liberali, le modifiche entrerebbero in vigore a partire da aprile 2024.

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