AperturaPoliticaPolitica Tedesca

Fondi speciali per difesa e infrastrutture: SPD e CDU ne discutono

Secondo quanto riportato dall’agenzia Reuters e rilanciato da diversi quotidiani nazionali tedeschi, fra gli argomenti deli incontri esplorativi fra CDU/CSU ed SPD ci sarebbe la possibilità di istituire due ingenti fondi speciali, per un totale di circa 800 miliardi di euro, destinati a rafforzare la difesa nazionale e migliorare le infrastrutture del Paese.  Con la definizione di fondi speciali si intendono linee di credito al di fuori del normale bilancio federale e delle regole del freno al debito.

Le fonti, che si suppongono vicine agli ambienti dei negoziati di coalizione, avrebbero indicato che le discussioni sono incentrate sulla creazione di un fondo da 400 miliardi di euro per il settore della difesa e di un altro di valore compreso tra i 400 e i 500 miliardi di euro per le infrastrutture. Le trattative tra i partiti, naturalmente, sono ancora in corso e molti dettagli devono essere definiti, l’idea stessa della coalizione non è ancora una certezza, ma l’opzione di creare questi fondi speciali con l’attuale Bundestag entro marzo sembra essere la più accreditata. Parallelamente, si sta considerando una riforma del freno al debito, che potrebbe essere affrontata nella prossima legislatura nell’ambito di una prevista coalizione nero-rossa.

I due fondi speciali e il consiglio degli economisti

La questione finanziaria rappresenta un punto cruciale nei colloqui, considerando le significative sfide che la Germania deve affrontare in termini di sicurezza e investimenti. Durante il primo incontro esplorativo di venerdì, il Ministro delle Finanze Jörg Kukies (SPD) ha presentato un quadro preoccupante della situazione di bilancio. Le discussioni si sono basate anche sulle proposte di quattro autorevoli economisti, che hanno sottolineato l’importanza di un approccio proattivo per garantire che la Germania possa rispondere efficacemente alle minacce esterne e alle esigenze interne di modernizzazione delle infrastrutture. Gli economisti Clemens Fuest (presidente dell’Istituto Ifo), Michael Hüther (direttore dell’Istituto economico tedesco), Moritz Schularick (presidente dell’Istituto di Kiel) e l’economista di Düsseldorf Jens Südekumhanno inoltre proposto una linea di credito europea da un miliardo, ispirata al modello del Next Generation Fund, per rafforzare la cooperazione europea e garantire alla Germania risorse aggiuntive per affrontare le sfide comuni.

Aperture sulla riforma del freno al debito?

Sebbene la CDU/CSU abbia tradizionalmente respinto modifiche al freno al debito, il leader Friedrich Merz ha recentemente mostrato aperture, subordinandole però a riforme strutturali e tagli di bilancio. Questo cambiamento di posizione riflette la crescente consapevolezza della necessità di adattare le politiche fiscali alle nuove realtà economiche e geopolitiche, soprattutto alla luce della minaccia russa e del possibile riorientamento della politica statunitense.

L’urgenza di decisioni rapide è dettata anche dalla composizione del Bundestag: Merz ha espresso l’intenzione di discutere con SPD, Verdi ed FDP ciò che può essere deciso con l’attuale parlamento, in carica fino al 24 marzo, poiché nel nuovo Bundestag AfD e Die Linke insieme detengono quella che si definisce una minoranza di blocco. La riforma del freno al debito e l’istituzione di fondi speciali in Germania, infatti, richiedono entrambe una maggioranza dei due terzi in entrambe le camere del Parlamento, poiché si tratta di modifiche costituzionali. Questo rende il tempismo delle decisioni un fattore cruciale, in quanto l’attuale composizione del Bundestag offre un’opportunità unica per approvare queste misure, che potrebbero essere bloccate in futuro se la maggioranza dovesse cambiare.

Die Linke, infatti, ha già dichiarato che non sosterrà ulteriori fondi per la Bundeswehr, l’esercito tedesco, ma potrebbe essere disposta ad appoggiare un allentamento del freno al debito per consentire maggiori investimenti. Nell’attuale Bundestag, questa minoranza di blocco non esiste, ma sarebbe comunque necessario ottenere anche il consenso dei Verdi per raggiungere la maggioranza richiesta. Questo scenario politico complesso richiede negoziati delicati e compromessi strategici per garantire che le misure proposte possano effettivamente essere approvate.

Dopo un primo incontro esplorativo tra le parti venerdì, definito positivo da entrambi i lati, le discussioni sulla politica finanziaria proseguiranno nei prossimi giorni. Il leader della CDU, Friedrich Merz, ha dichiarato di voler completare la formazione della coalizione entro Pasqua.

Articoli Correlati

Lascia un commento

Pulsante per tornare all'inizio