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Sconfitto Merz: la mozione non passa. Tradito anche dai suoi

Quella di venerdì 31 gennaio è stata una giornata intensa e tesa al Bundestag. Dopo ore di dibattito acceso, fra recriminazioni e accuse, interruzioni e ritardi, è fallito il tentativo di Friedrich Merz di far approvare la controversa proposta di legge sull’immigrazione

Ill Bundestag ha respinto la mozione con 338 voti favorevoli, 350 contrari e 5 astensioni. La proposta della CDU/CSU mirava introdurre rigide limitazioni dell’immigrazione in Germania, sospendere i ricongiungimenti familiare per i beneficiari di protezione sussidiaria e conferire alla polizia federale il potere di richiedere la detenzione per chi fosse obbligato a lasciare il Paese.

Il dibattito sulla legge è stato complicato fin dall’inizio, anche perché è cominciato con tre ore di ritardo. Il motivo è stato il tentativo dell’FDP di far rinviare il progetto di legge alla commissione per gli affari interni, al fine di raggiungere un compromesso attraverso i negoziati prima dell’ultima sessione plenaria prima delle elezioni parlamentari di febbraio. Non c’è stato niente da fare. Lo stesso destino è toccato anche a una mozione simile presentata dall’SPD e dai Verdi poco prima dell’inizio delle votazioni. Il video, diventato immediatamente virale, di Petra Pau, che presiede la sessione e legge la conta dei voti, mostra l’esplosione di gioia del blocco rappresentato da SPD, Verdi e Die Linke, nel momento in cui è stato chiaro che la proposta non era passata. Dopo un’intera giornata di dibattito ad alta intensità emotiva, sono iniziate quasi subito le recriminazioni.

Merz tradito da parte dell’FDP e da 12 deputati dell’Unione

Il fallimento della proposta di Merz è dovuto in misura non trascurabile al sostegno tutt’altro che compatto dell’FDP – e i media non hanno tardato a farlo notare. Solo 67 membri del partito liberale hanno infatti votato a favore, due si sono astenuti, cinque hanno votato contro e 16 non hanno partecipato al voto. Dal punto di vista di una futura ipotetica coalizione di governo, questo non è certamente un punto a favore dell’FDP. Va però detto che anche 12 deputati della stessa CDU non hanno votato a favore della legge, scelta che Merz ha dichiarato di “rispettare”, ma che senza dubbio è indice di un supporto non incrollabile alla linea politica rappresentata dal candidato cancelliere e soprattutto alla sua scelta di portare avanti la proposta anche con i voti di AfD.

L’attacco di AfD: “Merz non ha il controllo del suo partito”

Proprio i due leader di AfD, Tino Chrupalla e la candidata cancelliera Alice Weidel, hanno avuto le parole più dure per Merz dopo il voto. Weidel ha definito il voto di venerdì “l’implosione di un partito popolare conservatore” e ha dichiarato che Merz “non è sinonimo di cambiamento politico”, come invece sarebbe, nelle sue intenzioni, AfD. Il leader dell’AfD Tino Chrupalla ha assestato anche un altro affondo al leader della CDU, mettendo in dubbio la sua autorità e dichiarando che il partito dovrebbe chiedersi chi sia davvero al comando, se Friedrich Merz o l’ex cancelliera Angela Merkel. Il commento è indubbiamente riferito al fatto che Merkel ha criticato il candidato conservatore per la sua apertura al voto congiunto con AfD, ma inevitabilmente pesca anche nella rivalità interna storica fra i due leader cristiano-democratici – rivalità che ha sempre visto primeggiare Merkel e che, solo dopo il ritiro dell’ex cancelliera, si è dissipata permettendo a Merz di diventare segretario e poi candidato cancelliere del partito.

Die Linke, Verdi ed SPD: sollevati, ma preoccupati

Se Atene piange, tuttavia, Sparta certamente non ride. Anche le forze politiche che hanno avversato la proposta e che quindi hanno esultato dopo il risultato del voto hanno espresso forti preoccupazioni per la situazione politica tedesca. La co-leader dei Verdi, Britta Haßelmann, per esempio, ha affermato che, pur accogliendo la buona notizia dopo una giornata di forti tensioni in parlamento, si deve constatare che questa situazione ha evidenziato “enormi crepe” nel centro democratico della politica tedesca. La co-leader del gruppo parlamentare Katharina Dröge ha addirittura accusato la CDU/CSU di aver tentato di ricattarla per negoziare, accusando i cristiano-democratici di forzare la mano dei Verdi utilizzando come minaccia il fatto di essere disposti a votare con AfD: “se non accettate, voteremo con i nazisti” – così Dröge ha riassunto l’interazione con i deputati dell’Unione, definendo “corrosivo per la democrazia parlamentare” il fatto che le forze democratiche iniziano a “formare alleanze con gli estremisti di destra”.

Anche la presidente del gruppo parlamentare di Die Linke, Heidi Reichinnek, ha accolto con favore il fallimento della legge: “Sono molto sollevata”, ha dichiarato all’emittente phoenix, specificando che, per questo risultato, sono stati determinanti proprio i voti di Die Linke, ma ammettendo che è “terribile che si sia dovuti arrivare a questo”.

Heidi Reichinnek Foto: DIE LINKE. / Olaf Krostitz

Prima del voto, sia l’SPD che i Verdi avevano provato a lungo a convincere Merz a ritirare la proposta. Il giudizio del capogruppo parlamentare SPD Rolf Mützenich è stato lapidario: il solo fatto di aver accettato il sostegno di AfD resterà per sempre nel curriculum politico di Merz. Proprio per questo, sostiene, il candidato cancelliere della CDU avrebbe fallito due volte nella giornata di venerdì: “Non è riuscito a trovare una strada per [raggiungere] AfD, non è riuscito a ottenere la maggioranza nel Bundestag tedesco che avrebbe potuto effettivamente avere”.

Mützenich  ha ringraziato espressamente i deputati del gruppo parlamentare CDU/CSU che non hanno seguito il loro leader.

Merz, dal canto suo, se la prende con SPD e Verdi, che definisce “con le spalle al muro”. Il leader cristiano-democratico sostiene che il progetto di legge sia fallito perché l’SPD non ha voluto scendere a compromessi. Tuttavia, il candidato della CDU non si scoraggia e, confidando comunque in un buon risultato elettorale, promette ai cittadini una “correzione di rotta” per il futuro del Paese.

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