Merz risponde a Merkel: “Il successo di AfD colpa dei governi precedenti”

Il leader della CDU, Friedrich Merz, ha recentemente ribadito la sua posizione, dopo le polemiche scaturite dal voto congiunto CDU/AFD.
Durante un comizio elettorale a Dresda (Sassonia), una delle roccaforti dell’ultradestra, il candidato cancelliere cristiano-democratico ha confermato la sua intenzione di “correggere la rotta” della CDU, fino a quando AfD non sarà più necessaria.
La “stoccata” di Merz a Merkel: “Se avessimo fatto meglio, AfD non sarebbe entrato al Bundestag”
Merz ha dichiarato di ritenere inaccettabile che una minoranza sociale e politica sempre più esigua venga utilizzata per ignorare la volontà della maggioranza dei tedeschi. Il leader della CDU ha poi attribuito ai suoi predecessori la responsabilità dell’ascesa dell’ultradestra, affermando che, se avessero agito diversamente, il partito guidato da Weidel e Chrupalla non avrebbe aumentato il suo peso politico e la sua influenza nel Paese.
Ha inoltre criticato indirettamente anche Angela Merkel, probabilmente in risposta alle critiche che l’ex cancelliera gli ha rivolto all’indomani del controverso voto congiunto al Bundestag. “Se avessimo fatto meglio allora, AfD non sarebbe entrato al Bundestag nel 2017 e nel 2021” ha dichiarato, facendo riferimento esattamente agli anni di governo di Merkel.
Merz ha poi illustrato i punti chiave del suo programma, che mirano a rafforzare la posizione della CDU come principale forza conservatrice in Germania. Nel dettaglio ha dichiarato di voler porre fine al dibattito sulla conciliazione tra lavoro e vita privata, di riformare radicalmente il reddito di cittadinanza e di ridurre del 10% i contributi sanitari di chi accetta di memorizzare tutti i propri dati sanitari sulla tessera sanitaria.

“Non voglio vendere l’anima della CDU”
Il politico ha anche invocato una posizione europea unitaria e forte nei confronti di Stati Uniti e Cina. “Se uniamo le forze e siamo uniti, allora saremo presi sul serio a Washington” ha precisato, sottolineando inoltre la necessità di aumentare le spese per la difesa. A questo proposito ha tuttavia precisato che parlare di soldi non basta, ma occorre anche migliorare l’efficienza negli acquisti militari.
Riguardo alla collaborazione con AfD e a quella che è stata definita dal cancelliere Scholz come la “rottura del tabù” del Brandmauer, il leader della CDU ci ha tenuto a rassicurare chi è preoccupato dalla prospettiva di un’ascesa dell’ultradestra al governo. “Non entrerò in trattative con questo partito, non avvierò negoziati di coalizione e certamente non governerò insieme a loro, perché altrimenti venderei l’anima della CDU” ha ribadito Merz, aggiungendo che un governo con AfD non rappresenterebbe un’alternativa, ma segnerebbe il declino definitivo della Germania.
Il discorso di Merz è riuscito gradualmente a conquistare il favore dei circa 300 presenti, trasformando gli applausi inizialmente tiepidi in un convinto sostegno finale.