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Carenza di farmaci in Germania: ecco perché nelle farmacie tedesche mancano sempre più medicinali

La carenza di farmaci disponibili nelle farmacie tedesche sta progressivamente diventando un problema sempre più grave. Se durante la pandemia mancavano soprattutto antipiretici e antidolorifici, ora, sono gli anti-ipertensivi, gli sciroppi per la tosse, gli antibiotici e perfino gli antitumorali a scarseggiare. Quasi 470 farmaci non sono disponibili al momento. Nel corso di questi mesi è parso evidente come la situazione si possa attribuire solo in parte all’interruzione delle catene di approvvigionamento dall’Asia legate alla pandemia e dalla dipendenza della Germania dai produttori asiatici. A fare la differenza, infatti, sarebbero soprattutto i contratti al ribasso che le assicurazioni sanitarie tedesche stipulano con i fornitori dei farmaci generici più economici per risparmiare sui costi.

La riforma di Lauterbach: per i farmacisti non è sufficiente a contrastare la carenza di farmaci

Il Ministro della Sanità Karl Lauterbach (SPD) ha dichiarato di voler risolvere la situazione con una riforma che intende ridurre la pressione che porta le assicurazioni a giocare al ribasso sui costi dei farmaci. La proposta, così come è stata presentata, ha però incontrato molte critiche da parte dei professionisti della sanità. Fra le altre cose, i farmacisti criticano il fatto che il progetto di Lauterbach si concentri principalmente sui farmaci pediatrici e sugli antibiotici, lasciando invariata la situazione delle forniture di molti altri tipi di farmaci.

Il problema della corsa al ribasso

D’altra parte, la concentrazione del mercato globale dei principi attivi nelle mani di pochi produttori ubicati soprattutto in Cina e India è il risultato diretto di decenni di pressione per il taglio dei costi. Se l’industria della sanità deve tagliare le spese per ottimizzare i margini di profitto, la ricerca del fornitore più economico è praticamente inevitabile e, come in molti altri settori, i produttori dai prezzi più competitivi si trovano spesso nel sud-est asiatico. L’ovvia conseguenza è che, per molti altri produttori farmaceutici, non vale più la pena produrre per il mercato tedesco e tali aziende si sono ritirate dalla Germania, preferendo trattare con altri sistemi sanitari.

Il progetto di riforma di Lauterbach mira ad allentare le regole sui prezzi per quanto riguarda i farmaci pediatrici e gli antibiotici. I contratti a prezzi scontati saranno completamente sospesi in questo settore. La nuova legge proposta dal Ministro della Salute mira inoltre a garantire garantire che i principi attivi, soprattutto nel caso degli antibiotici, siano prodotti il più possibile in Europa, allo scopo di diversificare le forniture e ridurre la dipendenza da un numero limitato produttori, principalmente asiatici.


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Le critiche alla riforma: non eliminerà i colli di bottiglia nelle forniture

Non tutte le parti coinvolte, però, sono convinte che questa legge sia sufficiente a risolvere la situazione. Bork Bretthauer, direttore generale dell’associazione Pro Generika (composta da 19 aziende produttrici di farmaci generici e biosimilari in Germania) ritiene che i problemi di approvvigionamento e i colli di bottiglia per tutti gli altri tipi di farmaci continueranno a costituire un problema.

Secondo l’associazione, quanto più numerosi sono i fornitori approvati per ogni principio attivo e quanto più uniformemente sono distribuiti tra le regioni del mondo, tanto più stabile è l’approvvigionamento, perché le carenze di un produttore possono essere compensate in modo più flessibile dalle disponibilità di un altro.

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