Uber vs Taxi: la App ottiene una prima vittoria

Il logo della app tanto contestata.
Il logo della app tanto contestata.

Bannerino_FrancoforteFrancoforte – l’arrivo di Uber – la app che garantisce la possibilità di trovare passaggi a pagamento da parte di automobilisti privati – ha alzato un gran polverone in Germania. I tassisti, come era successo anche in altri paesi, hanno subito costruito barricate e preteso la messa fuorilegge della app. In un primo momento il tribunale di Francoforte ha emanato un divieto temporaneo valido per tutta la Repubblica Federale e la notizia aveva fatto scalpore, tanto da comparire anche sui giornali all’estero.

Il contenzioso però è andato avanti e Uber ha subito fatto ricorso. Ieri in tribunale ha ottenuto una prima vittoria. Una delle giustificazioni del divieto infatti riguardava un modello di concorrenza non conforme alle regole. Detto in parole povere: i tassisti non sarebbero stati informati del funzionamento di Uber. Il giudice però non ha creduto al fatto che i dirigenti delle compagnie di taxi non “leggono molto spesso i giornali” e pertanto non potevano conoscere la app californiana. Il servizio Uber era stato annunciato da mesi su diversi media: giornali e tv.

Ora Uber può comunicare nuovamente con gli “autisti” di UberPop. I taxisti non si danno però per vinti e hanno già annunciato un altro ricorso. Il contenzioso sarà inevitabilmente lungo dato che il modello Uber mette letteralmente in crisi il modello Taxi.

A riguardo, un interessante editoriale sulla F.A.Z. – per chi legge il tedesco si trova qui – vede nell’avvento di Uber uno sviluppo positivo del mercato capitalistico dei “passaggi”. Certo, secondo l’editorialista “internet cambia il capitalismo come lo conosciamo” e indubbiamente Uber porterà significative modifiche nella strutturazione del mercato dei taxi, ma paradossalmente lo fa proprio secondo i dettami del capitalismo come lo conosciamo.

Effettivamente internet è da questo punto di vista un “futuro” che sembra inarrestabile: taglia fuori l’intermediario dell’azienda di taxi sostituendolo con un contatto apparentemente diretto. Apparentemente diretto perchè in realtà il mediatore sussiste nella compagnia californiana che produce la app, la quale però elimina quasi interamente l’aspetto “organizzativo” per ridursi a mera “infrastruttura”.

Se ne risulterà un ordine economico più giusto è tutto fuorchè chiaro. Se ci saranno vantaggi per i clienti benvenga, ma i costi di tali vantaggi si renderanno visibili, come sempre, solo dopo molto tempo.

[ale.gra]

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