TEUTONICHE SCHEGGE – Sempre più in alto

É risaputo, ogni scusa è buona per brindare e fare esercizio di gomiti.

In Germania ne hanno escogitata una che mi sfizia particolarmente, quasi geniale nella sua semplicità: il Bergfest.

Ovvero si beve alla…montagna. Insospettabilmente, anche in tedesco si usano metafore, ed in questo caso la vetta in questione è quella di metà settimana.
Il mercoledì infatti, è ritenuto un giorno da celebrare perchè si è affrontata la parte più ardua della settimana, cioè l’inizio.
Il mercoledì si è giunti in cima, e non resta che prepararsi al dolce pendio che porta dritti al weekend, scivolando coi boccali già pronti in mano.

Del resto, qui si fa sul serio, con tutta una serie di Trinksprüche e l’obbligo di guardare negli occhi la persona con cui si brinda (pena: sfortuna a letto) e la passione per le Tischreden, ovvero i discorsi pronunciati alle tavolate (di lavoro, di matrimonio, per un compleanno), meglio se con la lingua sciolta da qualche sorso di troppo.

Trascrivo una terzina che mi è rimasta impressa, riesumata dai personali fumi d’alcool grazie all’infaticabile aiuto di Google (del resto, si sa, l’antropologia è genuina solo se sul campo):

Wo früher meine Leber war, ist heute eine Minibar! (dove un tempo avevo il fegato, ora ho un minibar, realismo verghiano)

Nur ein Schwein trinkt allein (solo un maiale beve da solo, forse retaggio socialista)

Saufsch, stirbsch. Saufsch ed, stirbsch au. Also saufsch (bevi e muori. Se non bevi, muori comunque. Quindi, bevi. Versione sveva e, direi, si merita la palma d’oro).