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Zionskirche – la chiesa ribelle

Contributo e fotografie a cura di Stefano Comi (Sito ufficiale, Pagina Facebook)

A volte sembra che alcune persone, istituzioni, società, siano nate già con un destino o una missione da compiere al di là della loro funzione iniziale. È questo il caso della Zionskirche nel distretto di Mitte.

Zionskirche
Foto di Stefano Comi

St. Elisabethkirche: il contingente del proletariato e della povertà

Sulla scia della rivoluzione industriale e con l’arrivo a Berlino di un gran numero di lavoratori e, pare, a ragione di un voto del re e successivamente Kaiser Wilhelm I, su disegno di Karl Friedrich Schinkel, viene eretta sulla Invalidenstraße la St. Elisabethkirche che però si rivela presto insufficiente a contenere l’afflusso dei fedeli. Negli annali della parrocchia si trova un documento che descrive la situazione così: “Il grosso contingente del proletariato e della povertà si trova qui”.

Zionskirche
Foto di Stefano Comi

La Zionskirche: un rifugio per i più poveri

Passano trent’anni e viene posata la prima pietra per la costruzione di una succursale, la Zionskirche, su un terreno donato allo scopo da una benestante Frau Oberamtmann. Il cantiere resta attivo per poco: la mancanza di fondi blocca i lavori quasi sul nascere. Anche qui sarà il flusso di denaro per le riparazioni di guerra, pagato dai francesi dopo la sconfitta di Napoleone, a sbloccare la situazione: nel 1873, alla presenza del Kaiser Wilhelm I e del cancelliere Otto von Bismark, la nuova parrocchia viene finalmente inaugurata.

Zionskirche
Foto di Stefano Comi

Il primo parroco, Julius Kraft, si trova a dover affrontare una situazione sociale difficile in un contesto afflitto da una grave crisi economica e impiega tutte le sue forze per aprire un convitto per bambini di famiglie povere, una scuola per ragazze, una scuola domenicale, una pre-scuola per bambini, una mensa dei poveri, sostiene iniziative e associazioni culturali e caritative. Sempre più numerosa, la comunità apre a sua volta tre succursali: La Friedenskirche, la Gethsemanekirche, la Segenkirche. Durante la crisi e l’inflazione del 1923, la Zionskirche continuerà a svolgere il suo ruolo di rifugio e mensa per i poveri.

Zionskirche
Foto di Stefano Comi

Duramente colpita da una bomba incendiaria durante la seconda guerra mondiale, verrà riparata alla meglio e riaperta nel 1953 ma, a causa alla pesante politica anti-clericale della ex DDR, i danni strutturali e i limiti imposti, le difficoltà operative della comunità andranno via via aggravandosi. Con grande coraggio, il parroco Hans Simon scriverà: “Si può parlare, pensare e credere responsabilmente in Dio solo se si parla contemporaneamente delle persone e della loro realtà sociale, economica e politica… La chiesa non deve essere lì per sé stessa, deve incidere sulla società con le sue attività “.

Zionskirche
Foto di Stefano Comi

La Zionskirche nella DDR: la resistenza al regime

Nasce così, nei locali della parrocchia, la Umwelt-Bibliothek che, sotto le spoglie di biblioteca ecologica, metterà a disposizione dei parrocchiani libri messi all’indice dal regime, organizzerà conferenze e arriverà a stampare il proprio giornalino “Umweltblätter” (Fogli di ecologia) informando i lettori su temi come i diritti dell’uomo, politica pacifista e politica ecologica. Per gli scherani della dittatura è troppo: Il 17 ottobre 1987 alle 22:00, quasi 2.000 visitatori di un concerto all’interno della chiesa della band Element of Crime vengono attaccati da circa 30 skinhead che causano parecchi feriti, anche gravi.

Zionskirche
Foto di Stefano Comi

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Tutto questo sotto gli occhi della Volkspolizei (la polizia del popolo), che si trova all’esterno ma non interviene nonostante le richieste di aiuto. Cinque settimane più tardi, il 24 novembre 1987 agenti della STASI fanno irruzione nell’abitazione del parroco e arrestano sette persone.

Zionskirche
Foto di Stefano Comi

L’episodio scatena a Berlino est una catena di proteste, i membri e il direttivo della comunità si schierano compatti per la liberazione degli arrestati, vengono organizzati presidi, raccolte di firme, striscioni di protesta, i media della Germania e di Berlino ovest danno ampia copertura agli avvenimenti. La portata della protesta costringerà le autorità a rilasciare gli attivisti. L’episodio assume il carattere di segnale per altre realtà della Germania dell’est: due anni dopo cadrà il muro di Berlino.

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Foto di Stefano Comi

Un anniversario importante

A marzo del 2023 la Zionskirche celebra i 150 anni dalla fondazione ed è attualmente un cantiere. Il tentativo di presentare l’edificio rinnovato e restaurato in occasione dell’anniversario, a causa dei noti problemi legati dalla pandemia e la difficoltà di consegna di materiali, non potrà essere realizzato in pieno e si ricorrerà ad una sistemazione provvisoria. La chiesa è comunque visitabile, anche se limitatamente alla piattaforma del coro, ma con una buona visione sul cantiere.

Zionskirche
Foto di Stefano Comi

Come arrivare alla Zionskirche: Tram 12; Tram M1.
In automobile: digitare sul navigatore Zionskirchstraße 42, 10119 Berlin. Parcheggi a pagamento sulla piazza e le vie adiacenti a 2,00€/h. Dopo la visita consiglio una passeggiata sulla contigua Kastanienalle e vie adiacenti. Buona passeggiata.

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