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Alexanderplatz, la regina delle piazze di Berlino

Alexanderplatz è la piazza di Berlino famosa in tutto il mondo, indissolubilmente legata al celebre romanzo di Alfred Döblin, “Berlin Alexanderplatz“, nonché ricordata dall’omonimo brano di Franco Battiato.

Crocevia della vibrante vita cittadina, “Alex”, come viene chiamata in breve, ha avuto diverse forme e attraversato momenti chiave della storia dell’intera Germania. Volete conoscerla meglio?

Alexanderplatz, 1882. G. Heuer & Kirmse X. A., Public domain, via Wikimedia Commons

Alexanderplatz: le origini

Originariamente chiamata Ochsenplatz (piazza dei buoi) e nata per il mercato del bestiame, la piazza assunse il nome attuale nel 1805, durante una visita dello zar Alessandro I in quella che allora era la capitale del regno di Prussia. Solo a partire dal 1882, tuttavia, con la costruzione della ferrovia, del grande magazzino Titz e del mercato coperto (Zentrale Markthalle), Alexanderplatz divenne uno snodo e un centro commerciale importantissimo.

Fiore all’occhiello della DDR

Quasi completamente distrutta durante la seconda guerra mondiale, la piazza venne ricostruita e allargata sotto la DDR, negli anni ’60, diventando la piazza più importante della Germania Est e assumendo la forma che conosciamo oggi. 

Durante i lavori di ristrutturazione, fu inoltre creata un’area pedonale. Da allora tutto il traffico che converge ai margini di Alexanderplatz, che emerge come una sorta di isola nella città, arriva tramite strade a quattro corsie.

Nel 1989, in linea con i moti rivoluzionari antisovietici noti anche come “autunno delle nazioni”, Alexanderplatz ospitò la più grande manifestazione antigovernativa della storia della Repubblica Democratica Tedesca.

Dopo l’unificazione: una piazza in continua trasformazione

Dopo l’unificazione tedesca fu indetto un concorso per dare un volto nuovo alla piazza, che fu vinto, nel 1993, da un progetto di Hans Kollhoff. Il progetto prevedeva la demolizione di gran parte delle strutture esistenti e la costruzione di 13 grattacieli.

Ad oggi, il procedimento è ancora in corso d’opera e ha subito negli anni variazioni, ridefinizioni e ritardi legati alle oscillazioni della politica e dell’economia e all’emergere di nuovi problemi e necessità collettive.

La Torre della Televisione (Alexanderplatz)

Gli elementi più importanti della piazza

La Torre della Televisione (Fernsehturm), con i suoi 368 metri, è la più alta costruzione della Germania e domina lo skyline di Berlino. Costruita nel 1969 per la trasmissione di segnali televisivi e radiofonici, ospita oggi un ristorante, nascosto nella sfera d’acciaio in cima alla struttura. La sfera gira lentamente, anche se guardando dal basso sembra ferma, e offre quindi una vista a 360° del panorama cittadino.

La Chiesa di Santa Maria (Marienkirche) risale al XIII secolo e si trova proprio accanto alla Torre della Televisione. È stata però ristrutturata una prima volta alla fine dell’ottocento e una seconda dopo i bombardamenti della seconda guerra mondiale. Quando è stata costruita era una chiesa cattolica, ma dopo la riforma protestante è diventata una chiesa luterana.

L’Orologio universale Urania. Sullo sfondo, la Torre della Televisione (Alexanderplatz)

L’Orologio universale Urania (Urania Weltzeituhr), progettato da Erick John, indica che ore sono in tutto il mondo. Questo straordinario orologio è composto da un cilindro a 24 facce, corrispondenti ai 24 fusi orari della terra, poggiato su una colonna che parte dal centro di un mosaico a forma di rosa dei venti, incastonato nel pavimento. Al di sopra del cilindro, spicca invece una rappresentazione del sistema solare. L’ingranaggio si trova 2 metri al di sotto della piazza ed è composto da due simboli della DDR: un cambio della Trabant e un cuscinetto Rothe Erde.

La Alexanderhaus e la Berolinahaus, sono due strutture in stile modernista progettate dall’architetto Peter Behrens negli anni ’20. Questi edifici sono esempi di come la piazza sia stata al centro dell’innovazione architettonica e rappresentano la visione di una Berlino moderna e progressista.

La Fontana dell’Amicizia tra i Popoli (Alexanderplatz). Sullo sfondo, il Park Inn. Andi oisn, CC BY-SA 3.0 https://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0, via Wikimedia Commons

Degna di nota è anche la Fontana dell’Amicizia tra i Popoli (Brunnen der Völkerfreundschaft), larga circa 23 metri e alta più di 6, che simboleggia la pace e la solidarietà internazionale. La fontana, ideata da Walter Womacka e inaugurata nel 1970, è costituita da una base decorata con ceramiche smaltate e da una parte superiore costituita da 17 elementi a forma di foglia, da cui scende l’acqua.

Il Park Inn Hotel è tra gli alberghi più alti di Berlino ed è ormai iconico sia perché divenuto, anch’esso, uno dei simboli di Alexanderplatz, sia perché ha una posizione centrale nella piazza e offre una vista panoramica di ampio respiro sulla città.

Alexanderplatz

Insomma, Alexanderplatz non è bella in senso “tradizionale”, principio che vale spesso, quando si parla di Berlino, ma come la capitale tedesca è densa di una storia fatta di strati, salti, strappi ed eventi epocali e per questo suo fascino vale assolutamente una vostra visita.

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