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Quadruplice omicidio in Bassa Sassonia: la moglie aveva già denunciato il militare per minacce

Da venerdì scorso, un militare della Bundeswehr si trova in custodia cautelare, accusato di quadruplice omicidio in due comuni della Bassa Sassonia. Ben presto è emerso che le vittime sarebbero state scelte con lo scopo di “colpire” la moglie dell’uomo, che aveva terminato la relazione e aveva un nuovo compagno. Il militare avrebbe infatti freddato proprio il nuovo partner della moglie, la madre di lui, per poi dirigersi in un paese vicino e aprire il fuoco su una cara amica della donna e su suo figlio di tre anni. Subito dopo l’apertura delle indagini, inoltre, è emerso un dettaglio che, come spesso accade in casi di questo genere, contribuisce a rendere ancora più amara l’analisi dei fatti: la moglie del presunto omicida e il suo compagno avevano già denunciato l’uomo per minacce e ritenevano che potesse essere pericoloso. L’interrogativo inevitabile, che sempre si pone in questi casi e che i media tedeschi non possono non rilanciare è, naturalmente, se quest’ennesima strage potesse essere evitata.

L’ammonimento della polizia

In risposta alla denuncia, fanno sapere le autorità di polizia della Bassa Sassonia, era stata condotta una cosiddetta “Gefährderansprache“, ovvero una sorta di ammonizione formale, che viene rivolto in casi come questo alla persona denunciata con l’intento di prevenire ulteriori reati. Essenzialmente, questo tipo di ammonimento serve a informare la persona denunciata del fatto che le forze dell’ordine sono edotte dei suoi passati tentativi di minacciare o intimidire gli autori della denuncia e a rendere note le conseguenze di un eventuale atto criminoso, con lo scopo di dissuadere – almeno in teoria – il denunciato dal mettere in pratica i propositi violenti. Questa misura precauzionale, evidentemente, non ha avuto l’effetto deterrente sperato.


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Dopo l’omicidio di quattro persone, trovate nell’auto del militare munizioni e una molotov

Il militare, dopo aver commesso il crimine che aveva almeno in parte preannunciato, si è consegnato spontaneamente alla caserma Von Düring di Rotenburg (Wümme). Uno degli aspetti chiave su cui si sta concentrando attualmente l’indagine è determinare se l’arma utilizzata per l’omicidio provenga dalla Bundeswehr. Durante la perquisizione dell’auto del sospetto, gli investigatori hanno anche rinvenuto un ordigno molotov nella portiera e numerose munizioni, accanto a uno zaino della Bundeswehr.

Il Ministro della Difesa Boris Pistorius (SPD) ha espresso il suo profondo sgomento per questo crimine che ha scosso la comunità e sollevato preoccupazioni sulla sicurezza all’interno delle forze armate.

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