Bau-Turbo: meno regole per l’edilizia. Così la Germania risponde alla crisi abitativa

Il Bundestag ha approvato il disegno di legge governativo denominato “Bau-Turbo”, che si potrebbe tradurre come “turbo per l’edilizia”. L’obiettivo è ridurre i tempi per la costruzione di nuove abitazioni e in generale agevolare l’intero settore dell’edilizia in Germania, dove si registra una carenza di centinaia di migliaia di alloggi. Le procedure di approvazione urbanistica richiedono attualmente diversi anni e le controversie del settore sono notevoli. L’azione del governo mira a puntare solo su un punto: costruire di più e più in fretta, con meno regole e meno restrizioni.
CDU/CSU e SPD hanno votato a favore della normativa “per accelerare l’edilizia residenziale e garantire gli alloggi”. Contrari AfD, Verdi e Die Linke.
Cosa prevede la normativa
Il provvedimento introduce disposizioni speciali temporanee nel codice edilizio tedesco, con validità fino al 2030. I comuni che aderiscono al Bau-Turbo potranno evitare la redazione di piani regolatori complessi, riducendo i passaggi burocratici necessari per avviare i cantieri.
La legge consente deroghe al diritto urbanistico in casi motivati. Sarà possibile costruire in seconda fila rispetto alla strada principale o su superfici prima inutilizzate, come i tetti dei supermercati. In determinate circostanze si potrà derogare anche alle norme sulla protezione acustica.
Il disegno di legge estende inoltre fino al 2030 la protezione contro la conversione degli appartamenti in affitto in unità di proprietà. La misura si applica nelle aree con mercato immobiliare in tensione.
I dati sulla costruzione di alloggi
Nel 2024 sono stati completati in Germania 251.900 nuovi alloggi, con un calo del 14,4% rispetto al 2023. La precedente coalizione governativa aveva fissato l’obiettivo di 400.000 nuove unità abitative annue, mai raggiunto durante il mandato.
L’attuale governo nero-rosso non ha stabilito target numerici specifici. L’approccio dovrebbe concentrarsi su interventi normativi per affrontare la scarsità abitativa.
Le posizioni dei partiti sulla riforma dell’edilizia in Germania
Verena Hubertz (SPD), ministra dell’edilizia, ha dichiarato in aula che la riforma renderà molte operazioni “più economiche e veloci”. Jan-Marco Luczak, portavoce per la politica edilizia del gruppo CDU/CSU, ha affermato che i comuni avranno a disposizione tutti gli strumenti necessari e ha sottolineato l’importanza della collaborazione con i sindaci locali.

Kassem Taher Saleh, deputato dei Verdi, ha criticato il provvedimento definendolo fatto di “promesse vuote”. Secondo il parlamentare verde mancano quote obbligatorie per l’edilizia sociale e di interesse pubblico, oltre a vincoli che garantiscano la realizzazione effettiva dei progetti approvati.




