Testo e disegno di Paolo Brasioli
Tante, tantissime cose sono nate a Berlino con nuova sorprendente ed ammirevole energia e spesso anche in periodi non semplici grandi iniziative sono state ideate e poi hanno preso forma attestandosi successivamente come primizie mondiali. Nella Germania dell’Ovest, l’8 novembre 1964 si svolse la prima edizione della “corsa campestre di Berlino sul Teufelsberg” (Berliner Crosslauf am Teufelsberg) con la sorprendente partecipazione di oltre 700 atleti. Fu un incoraggiante inizio perché fu poi dieci anni dopo e precisamente il 13 ottobre 1974 che sulla Waldschulallee, proprio di fronte allo Stadio Mommsen, venne dato il via alla prima e vera Maratona di Berlino, con la partecipazione di 286 volenterosi atleti.
Dalla seconda edizione in poi la partenza e l’arrivo furono spostati direttamente al Mommsenstadion. Curioso ed unico caso mondiale il fatto che a vincere quell’anno furono nelle due classifiche maschile e femminile i coniugi Bochroeder. E poi, nell’edizione del 1977, venne stabilito il nuovo miglior tempo mondiale femminile.
La crescita internazionale negli anni ’80
Il 27 settembre 1981 la competizione si spostò in centro della città Ovest e il prato di fronte al Reichstag, allora ancora rudere di guerra, fu il punto di partenza del primo percorso attraverso la città Ovest. E ne furono entusiasti i 3.486 corridori provenienti da 30 nazioni.
Crescendo di importanza all’inizio degli anni ’80, la Maratona di Berlino divenne una delle cinque maratone più frequentate del mondo. Nel 1982 vennero allestite tende per docce calde e il percorso si snodava in parte anche lungo il Muro di Berlino, che incombeva nella scena urbana e sociale.
Negli anni successivi molti eventi arricchirono la manifestazione coinvolgendo cittadini e turisti presenti. Dal 1987 al 1989 la partenza fu spostata direttamente davanti alla Porta di Brandeburgo, certamente in conseguenza del crescente numero di partecipanti ma anche per il valore simbolico che questa manifestazione, sempre più seguita sia dal vivo che in dirette televisive in mondovisione, rappresentava a livello internazionale.
La storica edizione del 1990
Nell’edizione del 30 settembre 1990, due mesi dopo la vittoria della nazionale di calcio della Germania Ovest al Campionato mondiale di calcio FIFA di Roma, a Muro di Berlino caduto da quasi 11 mesi e a soli 3 giorni prima della riunificazione della Germania, la corsa attraversò definitivamente la Porta di Brandeburgo.
Gli oltre 25.000 atleti provenienti da tutto il mondo si sentirono in quell’occasione davvero messaggeri festanti ed attraversando quella storica linea di confine seppero suscitare emozione e scalpore in tutto il mondo. Fu proprio una berlinese dell’Est, Uta Pippig, a vincere la gara femminile stabilendo inoltre un nuovo record del percorso.
Maratona di Berlino oggi
Negli anni successivi fino ad oggi la competizione crebbe di rilevanza in ordine di qualità organizzativa affiancando ulteriori prove e discipline per vari atleti e stabilendo molteplici record mondiali.
Con l’iscrizione al World Marathon Majors (che è un campionato a punti che comprende le sei gare di maratone cittadine riconosciute come le più importanti del calendario mondiale) avvenuta nel 2006 la competizione berlinese evidenziò ulteriormente la propria meritata posizione di spicco tra le maggiori manifestazioni di questa disciplina a livello mondiale.
Un evento che unisce sport e immaginazione
Conoscendone meglio la storia, percorrendola o semplicemente guardandola sfilare, ci si può davvero emozionare sentendo che la Maratona di Berlino, oltre l’evento agonistico-sportivo ed oltre il percorso dei 42,195 chilometri, ci permette di esperire la frase di Albert Einstein: “La logica vi porterà da A a B. L’immaginazione vi porterà dappertutto”.
L’autore: Architetto Paolo Brasioli – quattro | architectura
Provenendo da una famiglia di artisti veneti, Paolo Brasioli è stato influenzato presto dal ricco patrimonio culturale e artistico italiano. Fondamentale è stata l’influenza di suo padre, Alfredo Brasioli, rinomato fumettista, illustratore e grafico italiano.
Il suo lavoro fino ad oggi si è concentrato sulla costruzione di hotel di alta qualità e sull’interior design per abitazioni, hotel e strutture di gastronomia e benessere, così come sulla creazione di mobili, lampade, accessori e arte.
Ha lavorato con rinomate compagnie e gruppi alberghieri come Best Western, Crowne Plaza, Falkensteiner, Hilton, Hyatt, Le Meridien, Leonardo Hotels, Marriott, NH Hotels, Rocco Forte Hotels e Sheraton. Molte delle sue creazioni sono state esposte in rinomate fiere d’arte e di design.
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quattro | architectura




