Italiani all’estero: come votare per i referendum di giugno e di che si tratta

L’8 e 9 giugno 2025 gli italiani saranno chiamati alle urne per i referendum abrogativi ex art. 75 della Costituzione, compresi i connazionali residenti all’estero.
Di seguito le informazioni per poter esercitare questo importantissimo diritto.
Referendum di giugno: di cosa parliamo
I referendum riguardano l’abrogazione di alcune norme in tema di lavoro, tre delle quali originariamente introdotte dal Jobs Act nel 2016 e la legge sull’acquisizione della cittadinanza italiana per residenti stranieri.
Il quesito referendario sulla richiesta di cittadinanza italiana è stato promosso dal segretario di +Europa Riccardo Magi, oltre che dai partiti Possibile, Partito Socialista Italiano, Radicali Italiani e Rifonazione comunista, più numerose associazioni della società civile, con una raccolta firme arrivata a più di 637.000 nomi.
I quesiti referendari sul lavoro, invece, sono stati promossi dal sindacato CGIL, con una raccolta firme che ha raccolto oltre quattro milioni di adesioni. Qui una sintesi del contenuto dei quesiti referendari.
Cittadini italiani residenti all’estero: voto per posta o direttamente in Italia
I cittadini italiani residenti all’estero, iscritti nelle liste elettorali, hanno la possibilità di votare per posta e i plichi elettorali verranno spediti direttamente a casa. Per questa ragione invitiamo i connazionali in questione a verificare e regolarizzare la propria situazione anagrafica e di indirizzo presso l’Ufficio consolare competente, utilizzando preferibilmente il portale FAST IT.
Come alternativa, tuttavia, per gli iscritti AIRE esiste anche l’opzione di votare direttamente in Italia, presso il proprio comune di iscrizione elettorale, comunicandolo per iscritto alla Cancelleria Consolare entro il 10° giorno successivo a quello in cui è stato indetto il voto (ovvero entro il 10 aprile). Chi sceglierà di votare in Italia, riceverà dal comune italiano di competenza la cartolina-avviso per votare presso i seggi elettorali italiani.
La comunicazione dell’opzione scelta può essere scritta su carta semplice e, per essere valida, dovrà contenere nome, cognome, data e luogo di nascita, luogo di residenza e firma dell’elettore, accompagnata da copia di un documento di identità del dichiarante.
Per tale comunicazione si può anche utilizzare l’apposito modulo scaricabile dal sito web del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale oppure cliccando qui.
Il modulo, debitamente compilato, firmato e accompagnato da un documento d’identità, può essere consegnato/inviato:
- a mano, recandosi presso la Cancelleria Consolare dell’Ambasciata d’Italia Hildebrandstr. 1, 10785 – Berlino, in orario di apertura al pubblico
- per posta inviando tutto all’indirizzo Cancelleria Consolare dell’Ambasciata d’Italia Hiroshimastr. 1, 10785 – Berlino
- per posta elettronica ordinaria, scrivendo all’indirizzo email elettorale@esteri.it
- per posta elettronica certificata, scrivendo all’indirizzo email berlino.consolare@cert.esteri.it
Le richieste pervenute oltre il termine sopra indicato NON potranno essere ritenute valide.
E per chi cambiasse idea? La scelta di votare in Italia può essere revocata con una comunicazione scritta da inviare o consegnare all’Ufficio consolare seguendo lo stesso percorso ed entro la stessa data prevista per l’esercizio dell’opzione. Attenzione però: se si sceglie di votare in Italia non sono previsti rimborsi per le spese di viaggio sostenute, ma solo agevolazioni tariffarie all’interno del territorio italiano.
Per ogni chiarimento, la Cancelleria Consolare resta a disposizione ed è inoltre possibile rilevare le informazioni sui quesiti referendari sul sito dell’Ambasciata d’Italia a Berlino.