Cosa sappiamo dell’attentatore di Mannheim

Nella giornata di ieri, un grave incidente ha sconvolto il centro di Mannheim, nel Baden-Württemberg, quando un’auto ha investito diverse persone nella zona pedonale della Paradeplatz, causando la morte di due persone e il ferimento di altre undici, alcune in modo grave.
L’episodio è avvenuto poco dopo mezzogiorno di lunedì, in una delle aree più frequentate della città, particolarmente affollata per via della celebrazione del Carnevale, che in Germania è particolarmente sentito. Secondo le testimonianze, il conducente di una Ford Fiesta è arrivato ad alta velocità da Friedrichsring, percorrendo la via pedonale per diverse centinaia di metri e travolgendo numerosi passanti.
L’attentatore di Mannheim bloccato da un tassista. La sua folle corsa ha ucciso due persone
Dopo l’impatto, l’automobilista si è dato alla fuga, ma è stato inseguito da un tassista che, come confermato dall’amministratore delegato del centro taxi di Mannheim, Jürgen Schwarz, è riuscito a bloccarlo in un vicolo cieco. L’uomo ha quindi abbandonato il veicolo, proseguendo la fuga a piedi verso la zona portuale, dove è stato infine fermato dalle forze dell’ordine.
L’area interessata dall’incidente, nonostante la presenza del mercato di carnevale, non era protetta da barriere o dissuasori all’ingresso della via commerciale.
Il bilancio dell’incidente è tragico: due persone, una donna di 83 anni e un uomo di 54, hanno perso la vita sul colpo a causa delle gravi ferite riportate. Tra gli undici feriti, cinque versano in gravi condizioni, mentre sei hanno riportato lesioni di minore entità.
Il responsabile: un tedesco di 40 anni con piccoli precedenti penali. All’arresto si è sparato in bocca con una pistola a salve
Il responsabile dell’incidente è stato identificato come un cittadino tedesco di 40 anni residente nella vicina Ludwigshafen. Gli inquirenti ritengono che abbia agito da solo. L’uomo ha precedenti penali non particolarmente significativi, tra cui una condanna per aggressione risalente a oltre dieci anni fa, per la quale ha scontato una breve detenzione, e una multa per guida in stato di ebbrezza. Nel 2018, l’uomo era stato anche multato per incitamento all’odio a seguito di un commento pubblicato su Facebook, il cui contenuto non è stato reso noto. Gli inquirenti hanno reso noto il fatto che ci sono indizi di una patologia psichiatrica preesistente.
Al momento dell’arresto, l’uomo si è ferito gravemente sparandosi in bocca con una pistola a salve ed è attualmente ricoverato in ospedale. Le sue condizioni mediche non hanno ancora permesso agli inquirenti di interrogarlo, come dichiarato dal presidente dell’Ufficio di Stato per le indagini criminali, Andreas Stenger, durante una conferenza stampa serale. Le autorità stanno monitorando attentamente le condizioni di salute dell’uomo, nella speranza di poterlo interrogare non appena possibile per ottenere ulteriori informazioni sul movente e sulle circostanze che hanno portato a questo tragico evento.
L’uomo, di professione giardiniere, viveva solo e non aveva figli né partner. Non è chiaro se fosse occupato lavorativamente al momento dell’incidente. Gli investigatori hanno escluso un contesto estremistico i politico. Secondo gli inquirenti, l’intenzione del quarantenne era quella di investire deliberatamente delle persone, ma non sarebbe stata originata da un quadro ideologico particolare.
Le forze speciali hanno perquisito l’appartamento dell’uomo a Ludwigshafen, ma non sono stati comunicati dettagli sul ritrovamento di eventuali prove. L’accusa formulata comprende, per ora, due capi di imputazione per omicidio e altri per lesioni.
La sera stessa, numerosi cittadini hanno deposto fiori e candele sul luogo della tragedia.