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Morte la mamma e la bimba ferite nell’attentato di Monaco

Due delle persone ferite durante l’attentato di Monaco di giovedì scorso hanno perso la vita. Si tratta di una bambina di due anni e di sua madre, di 37 anni, decedute sabato a causa delle gravi lesioni riportate. L’Ufficio di Polizia Criminale della Baviera ha confermato la notizia al quotidiano F.A.Z., mentre sono in corso le indagini per chiarire le dinamiche e le motivazioni dietro questo atto di violenza.

Il cancelliere Olaf Scholz ha visitato il luogo dell’attentato, deponendo un fiore bianco in memoria delle vittime, un gesto simbolico di vicinanza del governo alle famiglie colpite e alla comunità. 

Il presunto autore dell’attentato di Monaco ha confessato, ma le indagini proseguono

Secondo le forze dell’ordine, sono 39 le persone rimaste ferite quando un cittadino afghano di 24 anni ha investito con la sua auto i partecipanti alla manifestazione organizzata dal sindacato Verdi. Gli investigatori stanno valutando l’ipotesi di un movente di matrice islamista.

Gabriele Tilmann, procuratore presso l’Ufficio centrale per la lotta all’estremismo e al terrorismo di Monaco, ha riferito che l’autore del gesto avrebbe gridato “Allahu Akbar” dopo l’attacco, dato che ha orientato gli verso l’ipotesi della motivazione religiosa. Il sospettato ha inoltre ammesso di aver deliberatamente puntato il veicolo contro i manifestanti, fornendo dichiarazioni che confermerebbero un movente religioso. Le sue parole sono ora al centro delle indagini, mentre gli inquirenti cercano di comprendere se abbia agito da solo o se ci siano stati complici o influenze esterne.

Dalle prime verifiche emerge che l’autore del gesto aveva ottenuto un permesso di soggiorno in Germania nell’ottobre 2021, nonostante una precedente sentenza del tribunale avesse respinto la sua richiesta d’asilo. Le autorità competenti stanno ora riesaminando il processo che ha portato alla concessione del permesso di soggiorno, nel tentativo di identificare eventuali falle nel sistema.

L’attentato ha inevitabilmente esacerbato i toni del confronto politico sulle misure da adottare per garantire la sicurezza in contesti pubblici. Il Cancelliere Olaf Scholz ha invocato severe conseguenze per i responsabili di atti di questo tipo, sottolineando la necessità di espellere chi non ha diritto di residenza una volta scontata la pena prevista dalla legge. Ha inoltre ribadito l’importanza di rafforzare le norme sull’immigrazione e di migliorare la cooperazione internazionale nella lotta contro il terrorismo.

Le indagini, condotte dall’Ufficio statale bavarese per le indagini penali, proseguono con l’analisi delle comunicazioni digitali del sospettato, nel tentativo di far luce sulle circostanze e le motivazioni che hanno portato all’attacco. Gli inquirenti stanno esaminando i suoi contatti, le sue attività online e qualsiasi traccia che possa fornire ulteriori indizi utili alle indagini.

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