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La rimonta di Die Linke: mai così tanti iscritti

In diversi film, quando c’è una corsa di cavalli, si assiste alla rimonta inaspettata, al “brocco” che guadagna posizioni con uno scatto finale, solitamente vincendo e facendo felice qualche scommettitore sventurato. Questo non è, tecnicamente, il caso di Die Linke, nel senso che il partito più a sinistra dell’arco costituzionale tedesco non ha alcuna possibilità di collocarsi sul podio alle elezioni del 23 febbraio. Però la rimonta c’è, perché il partito sta crescendo come non faceva da anni, in modo rapido e sorprendente, dopo un lungo declino che sembrava senza fine.

Alla base di questo fenomeno c’è un insieme di circostanze: in parte, la dirigenza del partito lo attribuisce alla reazione al voto congiunto fra CDU e AfD. Nel caso di Die Linke, parte del nuovo fascino del partito, soprattutto fra gli elettori più giovani, è legato ai recenti interventi di una parlamentare, Heidi Reichinnek, che dopo quel voto ha tenuto un discorso incendiario al Bundestag, puntando il dito contro il candidato della CDU Friedrich Merz.  

Heidi Reichinnek Foto: DIE LINKE. / Olaf Krostitz

Oltre 17,000 nuovi membri in meno di 2 settimane

Quali che ne siano le cause, il partito ha registrato un aumento record di iscritti, raggiungendo quota 81.200 membri, il numero più alto dalla sua fondazione nel 2007. Questo incremento è stato particolarmente marcato nelle ultime settimane, con 17.470 nuove adesioni avvenute dopo il 29 gennaio, giorno in cui CDU/CSU, FDP e AfD hanno votato congiuntamente sulle misure restrittive dell’immigrazione proposte da Merz. Dall’inizio dell’anno, il partito ha accolto quasi 23.500 nuovi iscritti.

Il leader del partito Jan van Aken ha sottolineato come Die Linke stia attirando sempre più persone in cerca di politiche eque e inclusive, che rispondano alle esigenze di giustizia sociale e uguaglianza. Van Aken ha dichiarato che l’aumento delle adesioni è un chiaro segnale che molti cittadini desiderano un cambiamento e vedono in Die Linke un’alternativa valida alle politiche tradizionali.

Fra i nuovi iscritti a Die Linke, soprattutto giovani e donne

I dati demografici dei nuovi iscritti mostrano un’età media di 28,7 anni, con una presenza femminile del 53%. Questi numeri hanno influenzato positivamente le statistiche complessive del partito, abbassando l’età media degli iscritti a 43,31 anni e portando la percentuale di donne al 42%.

Anche nei sondaggi Die Linke è in crescita ed è probabile che riesca a entrare in parlamento anche senza i mandati diretti, anche se, come accennato, lo spostamento delle intenzioni di voto, per ora, non sembra destinato a portare cambiamenti sostanziali nelle classifiche di gradimento dei partiti. Questo, naturalmente, secondo i sondaggi più accreditati in Germania, i quali, va detto, sono soggetti a variazioni ed errori come qualsiasi altro sondaggio. Quel che è certo è che, indipendentemente dal risultato che Die Linke otterrà alle prossime elezioni, se entrerà in parlamento lo farà stando all’opposizione, dal momento che la CDU, che è ancora in testa a tutti i sondaggi, non considera la sinistra come un possibile alleato.

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