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Berlino, nuovi tagli alla cultura annunciati anche per il 2026

Il futuro del settore cultura, a Berlino, è sempre più cupo. Il bilancio suppletivo approvato a dicembre per il 2025 ha già comportato una riduzione di 130 milioni di euro per la cultura, ma a quanto nel 2026 la situazione potrebbe peggiorare ulteriormente.

L’amministrazione del senato per la cultura, infatti, ha recentemente comunicato che i vertici della coalizione hanno stabilito bilanci vincolanti per il processo di preparazione del doppio bilancio 2026/27 per tutti i singoli piani dell’amministrazione principale, compreso quello relativo alla cultura e alla coesione sociale. si legge. Questi limiti di spesa si baseranno sulle stime previste dalla terza legge suppletiva di bilancio per il 2025, che ha già delineato un quadro di austerity per il settore culturale.

Tagli alla cultura a Berlino: situazione sempre più critica

Questo significa, in poche parole, che il comparto culturale dovrà far fronte a un’ulteriore riduzione di fondi di 130 milioni di euro anche nel 2026, subendo tagli proporzionalmente maggiori rispetto ad altri settori. Daniel Wesener, portavoce dei Verdi per le politiche culturali, ha espresso la sua delusione: “Mi aspettavo che questa volta il settore culturale ricevesse un trattamento più favorevole, considerando il peso sproporzionato dei tagli subiti nel 2025”. Wesener ha sottolineato come la cultura sia un pilastro fondamentale per la società, non solo in termini di intrattenimento, ma anche come motore di coesione sociale e sviluppo economico.

Wesener ha inoltre criticato la mancanza di trasparenza dell’amministrazione, che non avrebbe fornito cifre precise nel suo comunicato stampa, dato che queste sono ormai certe: i tagli aggiuntivi alla cultura di 34 milioni di euro per il 2026 sarebbero all’incirca nella media, ma con le le decisioni del terzo supplemento, la riduzione complessiva raggiungerebbe i 170 milioni di euro per l’anno successivo.

“Questo rappresenta una diminuzione dei finanziamenti culturali di circa il 20% rispetto al piano originale del 2025” ha dichiarato Wesener, sottolineando come questa situazione renda ancora più difficile la gestione del settore. La sua preoccupazione appare fondata, considerando che le riserve finanziarie potrebbero esaurirsi nel giro di un anno e considerando anche che la riduzione dei fondi potrebbe portare a una significativa contrazione delle attività culturali, con la chiusura di alcuni programmi e la riduzione del personale, mettendo a rischio posti di lavoro e la continuità di progetti culturali di lunga data, ma anche il “senso” di Berlino, che proprio nella sua vivacità culturale ha il suo principale fascino.

L’Amministrazione del Senato ha annunciato che queste decisioni saranno ora oggetto di discussione e che a breve si terranno incontri con tutte le parti interessate per affrontare la situazione. Questi incontri saranno cruciali per cercare di trovare soluzioni che possano mitigare l’impatto dei tagli e garantire la sostenibilità del settore culturale nel lungo termine, pur rispettando i vincoli di bilancio.

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