
Circa sessanta università tedesche e altre istituzioni accademiche in Germania e Austria hanno annunciato il loro ritiro dalla piattaforma X (precedentemente nota come Twitter) in segno di protesta contro la crescente radicalizzazione del discorso e la diffusione incontrollata di contenuti populisti di estrema destra, disinformazione e discorsi di odio. In una dichiarazione congiunta, le istituzioni hanno affermato che l’uso di X è in contraddizione con i loro valori fondamentali, come la trasparenza, l’integrità scientifica e il cosmopolitismo. La decisione di abbandonare la piattaforma è stata presa dopo un’attenta valutazione delle recenti modifiche apportate a X, che hanno sollevato preoccupazioni significative tra le comunità accademiche.
WissXit: l’esodo delle università tedesche
Tra le università che hanno aderito all’iniziativa “#WissXit” (che unisce le parole “Wissenschaft”, ovvero “Scienza” ed “Exit”, stando a significare appunto l’uscita da X delle istituzioni accademiche) figurano alcune dei più prestigiosi atenei tedeschi, come la Libera Università di Berlino, l’Università di Heidelberg, l’Università di Münster e l’Università RWTH di Aquisgrana. Anche alcune università austriache hanno aderito alla protesta. La partecipazione di queste istituzioni di alto profilo sottolinea la gravità delle preoccupazioni sollevate e l’importanza di mantenere un ambiente di comunicazione che rispetti i principi accademici.
Secondo la dichiarazione, le modifiche apportate alla piattaforma X, come l’amplificazione algoritmica dei contenuti populisti di destra e la restrizione della portata di altri contenuti, hanno reso inaccettabile un ulteriore utilizzo da parte delle organizzazioni coinvolte. Le istituzioni sottolineano il loro impegno per una comunicazione basata sui fatti e contro le forze antidemocratiche, valori che non sono più presenti sulla piattaforma.
L’iniziativa è partita da Düsseldorf
L’iniziativa è stata lanciata dall’Università Heinrich Heine di Düsseldorf e ha rapidamente guadagnato il sostegno di decine di altre istituzioni accademiche. Le università coinvolte hanno dichiarato che continueranno a utilizzare altri canali di comunicazione per raggiungere il loro pubblico e diffondere informazioni accurate e affidabili. Hanno inoltre invitato altre istituzioni accademiche in tutto il mondo a unirsi alla protesta e a prendere posizione contro la radicalizzazione delle piattaforme social. L’iniziativa è evidentemente una presa di posizione contro le recenti controversie che hanno coinvolto il proprietario della piattaforma, Elon Musk e, in particolare, dopo la conversazione che Musk ha avuto online con Alice Weidel, leader del partito di ultradestra tedesco AfD.
Le università hanno sottolineato che il ritiro riguarda solo i loro account ufficiali su X e non la loro presenza su altre piattaforme di social media. Tuttavia, hanno anche espresso l’intenzione di monitorare attentamente l’evoluzione di altre piattaforme e dei loro algoritmi, al fine di garantire una comunicazione efficace e sicura con il pubblico, senza compromettere i propri valori fondamentali.
Molte delle istituzioni che hanno abbandonato X si sono ora spostate su piattaforme alternative come Bluesky e Mastodon, scelte per la loro maggiore attenzione alla moderazione dei contenuti e alla promozione di un discorso più equilibrato e rispettoso. L’obiettivo finale dichiarato è quello di contribuire alla costruzione di una sfera pubblica più consapevole e partecipativa, in cui il confronto delle idee avvenga sulla base di informazioni accurate e verificate.