Magdeburgo, esplodono le aggressioni contro gli immigrati

Come si vive a Magdeburgo, dopo l’attentato al mercatino di Natale? Secondo quanto riportato da diverse testate, in seguito a comunicazioni delle forze dell’ordine locali, l’atmosfera nella capitale della Sassonia Anhalt è estremamente tesa e diverse persone con background migratorio hanno subito aggressioni verbali e fisiche di stampo chiaramente razzista. Dopo che un cittadino di origine saudita, noto per le sue posizioni violentemente anti-islamiche, si è lanciato in auto sulla folla del piccolo mercato, uccidendo sei persone e ferendone oltre duecento, si sono verificati numerosi episodi di violenza dal movente xenofobo, specialmente contro persone percepite come provenienti dal Medio Oriente e dal Nord Africa.
Aggressioni contro le persone con background migratorio: dalla sera dell’attentato si moltiplicano
L’episodio più recente, avvenuto sabato 11 gennaio, ha visto un uomo di origine marocchina di 28 anni brutalmente aggredito alla fermata del tram di Hasselbachplatz. Stando alle testimonianze raccolte, l’aggressore, un uomo tedesco di 40 anni, avrebbe prima insultato la vittima con epiteti razzisti, per poi passare alle vie di fatto quando quest’ultima ha cercato di rispondere alle provocazioni. Il giovane marocchino ha riportato la frattura del naso e una ferita lacero-contusa al volto. L’aggressore è riuscito a fuggire, ma la polizia ha raccolto indizi e descrizioni che potrebbero portare alla sua identificazione.
Questo episodio segue altri casi simili avvenuti nei giorni precedenti. La sera del 3 gennaio, un giovane siriano di 24 anni è stato vittima di insulti razzisti mentre si trovava su un tram. In seguito alla denuncia sporta dalla vittima, è stato identificato un sospettato, un uomo tedesco di 67 anni, accusato di istigazione all’odio e ingiurie. Venerdì scorso, inoltre, la polizia è intervenuta per un caso di vandalismo ai danni di una famiglia di origine siriana, che ha trovato la porta della propria abitazione imbrattata una svastica.
In realtà, stando a quanto confermato dalla Ministra dell’Interno della Sassonia Anhalt Tamara Zieschang, la prima aggressione si è verificata la sera stessa dell’attacco, il 20 dicembre: in quell’occasione, un uomo tedesco avrebbe colpito con un pugno in faccia un uomo background migratorio, dicendogli “È a causa di persone come te che questo accade”.
Due incidenti con una dinamica simile si è verificato anche il giorno dopo, 21 dicembre: in un caso, un uomo percepito come avente background migratorio sarebbe stato prima insultato in modo razzista da uno sconosciuto e poi spinto giù dalla propria bicicletta. In un altro caso, un gruppo di persone che aveva precedentemente partecipato a una manifestazione in Hasselbachplatz avrebbe insultato una persona alla stazione centrale di Magdeburgo. Il 22 dicembre, ancora, un uomo sarebbe stato picchiato da uno sconosciuto e apostrofato con la frase “Vattene affanculo al tuo Paese e smettila di essere un peso per noi tedeschi”.
Sempre il 22 dicembre, un negozio di kebab di Halle ha ricevuto cinque chiamate da numero anonimo, nelle quali i gestori sono stati insultati in modo razzista e xenofobo. Sempre secondo quanto confermato dalla Ministra dell’Interno, il 23 dicembre una donna di origine straniera è stata picchiata e minacciata verbalmente con le parole “Vi gaseremo tutti”.
Il quotidiano Taz ha poi riportato le dichiarazioni di un’infermiera di terapia intensiva dell’ospedale universitario di Magdeburgo, la quale ha riferito che, il 24 dicembre, lei e suo marito sono stati insultati in modo razzista da un uomo ubriaco e poi aggrediti fisicamente. L’uomo avrebbe anche fatto il saluto hitleriano. In questo caso, gli agenti di polizia sono intervenuti e hanno preso in custodia l’aggressore poco dopo.
Ancora, il 28 dicembre, una donna iraniana è stata fatta oggetto di sputi e insulti razzisti alla stazione centrale di Magdeburgo.
Anche il nuovo anno, a Magdeburgo, si è aperto all’insegna delle aggressioni di stampo razzista: due aggressioni si sono verificate il 1° gennaio. In uno dei due casi, stando a quanto riferisce l’Associazione culturale siro-tedesca di Magdeburgo, un uomo con background migratorio sarebbe stato aggredito da ben sei persone, cinque uomini e una donna, con bottiglie di birra e bastoni. Il gruppo è poi fuggito, lasciando il trentunenne in gravi condizioni. L’uomo è stato ricoverato in ospedale.
Gli inquirenti stanno anche indagando su presunte lettere minatorie inviate a famiglie di origine straniera, un elemento che contribuisce ad alimentare un clima di divisione e ostilità all’interno della comunità. In risposta a questi eventi, quattro dei sette gruppi politici rappresentati nel consiglio comunale, nello specifico CDU, SPD, Verdi e Die Linke, hanno diffuso una dichiarazione congiunta. Nel comunicato, i gruppi politici esprimono solidarietà alle vittime e condannano fermamente le aggressioni, definite “ripugnanti” e in contraddizione con i valori della città. L’appello lanciato ai cittadini è quello di rimanere uniti e solidali, senza lasciarsi dominare da paura e odio, per preservare la coesione sociale della comunità.
Anche il commissario all’integrazione Krzysztof Blau è intervenuto sulla questione, mettendo in guardia contro le strumentalizzazioni politiche e le demonizzazioni delle minoranze. Blau ha ricordato che quasi il 20% della popolazione di Magdeburgo ha origini straniere e ha sottolineato l’aumento delle denunce per attacchi razzisti dopo l’attentato. Il commissario ha evidenziato la necessità di protezione e solidarietà per tutti i residenti, promuovendo un dialogo aperto e inclusivo per affrontare le sfide legate alla diversità culturale e favorire una convivenza pacifica.