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Berlino: festeggiamento per il cessate il fuoco a Gaza interrotto dalla polizia

Mercoledì sera, una manifestazione spontanea a Hermannplatz, nel quartiere berlinese di Neukölln, per celebrare l’accordo tra Israele e Hamas sul rilascio degli ostaggi israeliani e il cessate il fuoco a Gaza, è stata interrotta dalla polizia. Inizialmente pacifica, con distribuzione di dolci e canti di giubilo come “Viva, viva Palestina”, la manifestazione è stata dispersa dalle forze dell’ordine perché alcuni partecipanti, secondo l’account X della polizia, avrebbero intonato slogan “vietati”.

Gli slogan proibiti

Si stima che circa 150 persone si siano radunate nella piazza di Neukölln, nelle ore immediatamente successive alla diffusione delle notizie ufficiali sulla tregua. Intorno alle 21.45, l’assembramento è stato sciolto e, nel frattempo, alcuni manifestanti sono stati arrestati. Fra gli slogan che avrebbero fatto scattare l’intervento degli agenti ci sono il popolare inno “Dal fiume al mare” e lo slogan “Da Berlino a Gaza: yallah, yallah intifada“.

Manifestazioni spontanee più contenute, con poche decine di partecipanti, si sono svolte pacificamente anche in altre città tedesche come Amburgo, Francoforte sul Meno, Magonza, Lipsia e Hannover. In queste città, le manifestazioni non hanno registrato incidenti significativi e non risulta che siano stati effettuati arresti.

Cessate il fuoco a Gaza, ma c’è stato ancora un attacco

Secondo fonti internazionali e israeliane, l’accordo tra Israele e Hamas prevederebbe un cessate il fuoco a Gaza e il rilascio di ostaggi in cambio di prigionieri palestinesi. Il processo di rilascio degli ostaggi dovrebbe durare settimane, con una prima fase che riguarderebbe 33 “casi umanitari” tra donne, bambini, persone over 50, feriti e malati. La maggior parte di loro sarebbe ancora in vita. Nella Striscia di Gaza sarebbero detenute in totale 98 persone, di cui almeno 34 decedute nel corso di oltre un anno di bombardamenti.

Secondo quanto riportato giovedì dall’ANSA, almeno 73 persone sono morte in un attacco israeliano a Gaza, condotto dopo l’annuncio del cessate il fuoco.

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