“Dottor Google”: così l’attentatore di Magdeburgo era chiamato dai colleghi
Il presunto attentatore di Magdeburgo, Taleb A., sarebbe stato noto tra i suoi colleghi come “Dottor Google”, a causa della sua abitudine di ricorrere a internet per formulare diagnosi mediche.
A riportarlo è il quotidiano “Mitteldeutsche Zeitung”, che a sua volta cita un dipendente dell’ospedale in cui il 50enne saudita lavorava.
“Lo chiamavamo Dottor Google”: parlano i colleghi del presunto responsabile dell’attentato
L’uomo è finito sotto la lente degli inquirenti e della stampa dopo aver lanciato la sua auto contro la folla del mercatino di Natale, causando la morte di 5 persone, incluso un bambino di 9 anni, e il ferimento di altre 200. Questo ha richiamato in molti l’incubo dell’attentato al mercatino di Natale di Berlino del 2016, quando l’attentatore Anis Amri, affiliato all’Isis, travolse la folla causando 56 feriti e 12 morti.
A stupire, questa volta, è il particolare profilo del presunto responsabile, che sarebbe uno psicoterapeuta, un ferocissimo critico dell’islam e un simpatizzante dell’ultradestra. Fino a due mesi prima dell’attentato, l’uomo avrebbe lavorato in un ospedale psichiatrico di Bernburg, una cittadina della Sassonia-Anhalt a circa 50 chilometri a sud di Magdeburgo. Negli ultimi due mesi, tuttavia, sarebbe stato assente a causa di ferie e malattie.
Secondo l’azienda sanitaria Salus, che gestisce la clinica in questione, Taleb A. si occupava di autori di reati con problemi di tossicodipendenza dal 2020. A quanto pare, tuttavia, il personale avrebbe nutrito diverse dubbi sulle sue competenze professionali. Un dipendente ha per esempio riferito al “Mitteldeutsche Zeitung” che il medico sarebbe stato incline a evitare i colleghi e che le sue scarse conoscenze linguistiche avrebbero creato frequenti incomprensioni, ma non è tutto.
La stessa fonte sostiene che l’uomo fosse noto come “Dottor Google”, per la sua presunta abitudine di consultare internet, prima di fare diagnosi. Avrebbe inoltre prescritto “ripetutamente” farmaci pericolosi per la vita dei pazienti. La clinica, al momento, non ha voluto commentare con la stampa queste informazioni.
Già in passato l’uomo avrebbe mostrato dei tratti particolari
Taleb A. era giunto in Germania nel 2006, dove aveva completato parte della sua specializzazione a Stralsund. Tuttavia, nel Meclemburgo-Pomerania Anteriore avrebbe anche attirato l’attenzione delle autorità. In seguito a una disputa sul riconoscimento dei suoi esami, infatti, avrebbe minacciato l’Ordine dei Medici del Land di commettere un reato che avrebbe attirato l’attenzione internazionale. Nel 2013, inoltre, avrebbe ricevuto una condanna per disturbo della quiete pubblica dal tribunale distrettuale di Rostock
Oltre alla sua attività medica, l’uomo avrebbe avuto un seguito di oltre 40.000 follower sui social media, dove avrebbe attaccato sempre di più l’Islam e la Germania, ritenuta colpevole di voler “islamizzare l’Europa”. Sarebbe inoltre stato coinvolto in un’organizzazione che cura gli interessi dei rifugiati atei, la Säkulare Flüchtlingshilfe Deutschland, ma, dal 2019, i contatti con l’uomo sarebbero avvenuti solo tramite avvocati e tribunali. A dichiararlo è la stessa associazione, che aggiunge che, dopo “le calunnie e gli attacchi verbali più vili”, i membri avrebbero presentato una denuncia alla polizia e ne sarebbe seguito un processo presso il tribunale distrettuale di Colonia.