“Inaccettabile”: Scholz respinge l’idea di Trump di espellere i palestinesi da Gaza

Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha respinto fermamente la proposta di Donald Trump di espellere i palestinesi da Gaza per trasferirli in Egitto e Giordania, definendola “inaccettabile”.
Durante un evento elettorale dell’SPD tenutosi martedì a Berlino, infatti, il cancelliere uscente ha sottolineato che qualsiasi piano di reinsediamento forzato dei gazawi non può avere l’avallo della comunità internazionale.
Espellere i palestinesi da Gaza e reinsediarli in Giordania ed Egitto: la proposta di Trump
Trump ha suggerito che i circa 2,3 milioni di palestinesi che attualmente risiedono a Gaza possano essere reinsediati, a breve o a lungo termine, in Egitto e Giordania. Sull’Air Force One, parlando ai giornalisti, il presidente U.S.A. ha definito la Striscia come un “sito in demolizione” e, in vista di una ricostruzione, ha prospettato la possibilità di trasferire altrove i palestinesi rimasti tra le macerie. “Semplicemente ripuliamo l’intera zona e diciamo ‘è finita!” ha chiosato.
La Giordania si è immediatamente espressa contro quella che ha definito un'”espulsione forzata” dei palestinesi dalla Striscia e anche il Cairo ha fatto seguire un fermo rifiuto. Contrari anche l’autorità palestinese e Hamas.

Il cancelliere tedesco trova “inaccettabile” la soluzione ideata da Trump per Gaza
Anche Scholz ha contestato l’idea di Trump. “Alla luce delle attuali dichiarazioni pubbliche, dico chiaramente che l’idea che i cittadini di Gaza vengano espulsi in Egitto o in Giordania è inaccettabile” ha dichiarato. Ha aggiunto che la cosiddetta “soluzione a due Stati” rimane l’unica via percorribile per una pace duratura, caratterizzata da una coesistenza pacifica tra Israele e uno Stato palestinese. Questo, però, potrà accadere solo se ci sarà “la speranza di un futuro autonomo” per i palestinesi.
Questo vuol dire anche, ha aggiunto il cancelliere tedesco, che l’autorità palestinese dovrà assumersi la responsabilità di Gaza, attualmente sotto il controllo di Hamas, per garantire una governance legittima e stabile. Il presidente palestinese Mahmut Abbas, che governa la Cisgiordania dal 2005 e senza legittimazione democratica dal 2009, ha infatti perso Gaza a favore di Hamas nel 2007 e questa situazione ha complicato ulteriormente gli sforzi per una soluzione pacifica e negoziata del conflitto.

Scholz ha quindi difeso le forniture di armi tedesche a Israele, giustificandole come necessarie per l’autodifesa del Paese, e ha accolto positivamente il recente cessate il fuoco, che ha portato a un parziale rilascio degli ostaggi israeliani. “La fragile speranza di pace che è ora possibile non deve essere sprecata” ha aggiunto.
Nonostante le critiche ricevute, comunque, Donald Trump sembra intenzionato a espellere i palestinesi da Gaza. Intanto, l’ufficio del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha annunciato un incontro alla Casa Bianca il 4 febbraio. Questo renderebbe Netanyahu il primo leader straniero a essere ricevuto da Trump dopo il suo reinsediamento.