Primo giorno di malattia non retribuito: la proposta shock del CEO di Allianz
Secondo Oliver Bäte, CEO del gruppo assicurativo Allianz, il primo giorno di malattia dei dipendenti non dovrebbe essere retribuito. Questa misura, abolita in Germania negli anni ’70, dovrebbe essere reintrodotta, ha dichiarato Bäte in un’intervista a Handelsblatt, per contrastare l’elevato tasso di assenze dal lavoro in Germania. La sua proposta ha suscitato reazioni prevedibilmente veementi in ambito politico e sindacale.
Germania: record di assenze per malattia rispetto alla media europea
I dati della Techniker Krankenkasse (TK) mostrano che nei primi undici mesi del 2024 i lavoratori tedeschi si sono assentati in media per 17,7 giorni. Bäte fa notare che la media annuale in Germania è di 20 giorni, contro gli 8 della media UE, e ritiene che questo fenomeno abbia un impatto negativo sull’economia del Paese. La sua proposta di reintrodurre il giorno di malattia non retribuito mirerebbe quindi a ridurre il numero di assenze e a migliorare la produttività complessiva.
La proposta di Bäte trova il sostegno di alcune figure di spicco del mondo imprenditoriale, come Olaf Källenius di Mercedes-Benz, e dell’analista finanziario Bernd Raffelhüschen. Quest’ultimo sostiene che l’introduzione di un giorno di malattia non retribuito sia una misura sensata che andrebbe attuata rapidamente dal prossimo governo.
I sindacati e il ministro: il giorno di malattia non pagato è un attacco alla sicurezza sociale
D’altra parte, i sindacati si oppongono fermamente all’idea. Il sindacato IG Metall l’ha definita un attacco alla sicurezza sociale, mentre la Confederazione tedesca dei sindacati (DGB) ha messo in guardia dalla tendenza dei lavoratori a presentarsi al lavoro nonostante la malattia, il cosiddetto “presenzialismo“. Un’indagine citata dalla DGB rivela che circa il 70% dei dipendenti si è recato al lavoro almeno una volta all’anno nonostante fosse malato, lavorando in media quasi nove giorni lavorativi all’anno in queste condizioni.
Anche il ministro della salute Karl Lauterbach (SPD) critica aspramente la proposta di Bäte, dichiarando su X: “Andare al lavoro malati mette a rischio altre persone. Ad esempio, continuano ad emergere nuovi casi di #LongCovid. L’alto numero di giorni di malattia [nel nostro Paese] è dovuto alla mancata prevenzione delle malattie croniche”.
Nell’intervista a Handelsblatt, Bäte ha anche espresso preoccupazione per la bassa produttività della Germania, evidenziando che l’orario di lavoro medio annuo nel Paese è il più basso tra i Paesi dell’OCSE. Secondo il CEO di Allianz, questo è il risultato di falsi incentivi nel sistema tedesco, che tassa in modo massiccio il numero massimo di ore lavorative. Bäte ha proposto l’abolizione della progressione fiscale per la classe media, in modo che lavorare di più sia vantaggioso dal punto di vista fiscale, incentivando così i lavoratori a dedicare più ore al lavoro e aumentando la produttività complessiva del Paese.