Antichi sapori calabresi svelati in Germania: un viaggio tra miti e gastronomia
La ricchezza culturale del sud Italia sbarcherà virtualmente in Germania nell’ambito di “Pane, miti e archeologia: I cuochi pit(t)agorici e la gastronomia dell’antichità classica”, un evento che promette di deliziare appassionati di storia e gastronomia. Si segnalano infatti due appuntamenti online, che avranno come protagonista le antiche tradizioni culinarie calabresi.
L’iniziativa è organizzata dall’Università di Treviri e si inserisce nel progetto “Cucina Italiana e Cultura nel Mondo 2025“.
Viaggio nella storia del pane calabrese, 13 gennaio
Nel primo dei due incontri, previsto per il 13 gennaio 2025, l’Archeo-Chef Salvatore Murano
guiderà i partecipanti in un’esplorazione dei miti e delle usanze legate al pane in Calabria. La discussione sarà moderata dal Prof. Diego De Brasi e dalla Dr. phil. Mara Onasch dell’Università di Treviri.
Riscoperta di antiche ricette, 20 gennaio
La storia del cibo antico prosegue il 20 gennaio, con un focus sulle ricette della tradizione. Anche questo evento sarà un’occasione per un tuffo nelle radici del gusto, sempre con la guida di Salvatore Murano. Ad affiancare nella moderazione la Dr. phil. Mara Onasch, sarà il Dr. phil. Davide Bagnardi (Herzog August Bibliothek Wolfenbüttel).
Entrambi gli eventi si terranno online sulla piattaforma dell’Università di Treviri, dalle ore 12:30 alle 13:30, e saranno fruibili online tramite Zoom.
Collaborazione internazionale per la diffusione della cultura italiana
Questa celebrazione della cultura e delle tradizioni calabresi è possibile grazie all’impegno congiunto dell’Università di Treviri, dell’associazione Kalabria Italiae Mundi e.V., e del Centro Studi sull’Italiano, segno di un interesse costante verso la divulgazione dell’eredità calabrese al di là dei confini italiani.
Gli incontri rappresentano inoltre un’occasione unica per conoscere l’affascinante connubio tra cultura e gastronomia. I partecipanti avranno infatti l’opportunità di esplorare come i miti e le pratiche alimentari dell’antichità possano dialogare con l’archeologia moderna e la cucina contemporanea.