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Cecilia Sala liberata. Ne parlano anche i media tedeschi

La notizia della liberazione di Cecilia Sala, giornalista 29enne de “Il Foglio” arrestata a Teheran il 19 dicembre, alla vigilia del suo ritorno in Italia, ha raggiunto anche la Germania.

I principali quotidiani tedeschi hanno infatti riportato la notizia così come, nei giorni scorsi, avevano riportato diffusamente i dettagli della vicenda, che stava assumendo i contorni di una complessa questione internazionale.


Liberata Cecilia Sala: sullo sfondo, una vicenda internazionale

Sala era stata arrestata nonostante fosse in possesso di un regolare visto da giornalista e rinchiusa nel carcere di Evin, nella capitale iraniana, dove sarebbe stata detenuta in isolamento in una cella con le luci perennemente accese, costretta a dormire sul pavimento senza materasso e sarebbe inoltre stata privata dei suoi occhiali.

Secondo quanto riferito dall’agenzia di stampa iraniana IRNA, la giornalista sarebbe stata arrestata per “violazione delle leggi della repubblica islamica“, ma senza fornire ulteriori dettagli o motivazioni.

A legare la vicenda a un ambito più ampio erano stati diversi media, sia in Italia che in Germania. Lo Spiegel aveva infatti sottolineato come l’arresto di Sala fosse avvenuto solo tre giorni dopo quello dell’imprenditore iraniano Mohammad Abedini all’aeroporto di Milano Malpensa. L’uomo era stato fermato sulla base di un mandato di cattura statunitense, con l’accusa di aver fornito componenti per droni che sarebbero stati utilizzati in un attacco in Giordania nel 2023, costato la vita a tre soldati americani. Queste accuse erano state respinte dall’Iran, che definisce la “vicenda Abedini” una violazione del diritto internazionale.

Cecilia Sala
Cecilia Sala. Photo credits: EPA-EFE/ANDREA MEROLA

L’ipotesi che l’arresto di Sala potesse rientrare nella logica di uno “scambio di ostaggi” era stata ventilata anche dalla Stuttgarter-Zeitung, ma soprattutto aveva trovato conferma da parte di Teheran, che aveva ufficialmente collegato i due casi. “Roma rigetti la politica sugli ostaggi degli Stati Uniti e crei le condizioni per il rilascio di Abedini, altrimenti rischia di danneggiare i rapporti con Teheran” era stato riferito all’ambasciatrice italiana Paola Amadei, convocata presso il Ministero degli esteri iraniano. Un messaggio che lasciava intendere la volontà dell’Iran di utilizzare la “diplomazia degli ostaggi” per ottenere la liberazione dell’imprenditore iraniano. E magari aumentare la pressione sull’Europa in vista dei nuovi colloqui sul nucleare, secondo l’opinione di molti. In quest’ottica sempre più ampia la giornalista italiana sarebbe diventata una leva nella disputa tra Iran e Occidente.

La testata di informazione T-Online aveva posto l’accento sulle condizioni di detenzione di Sala: nessun contatto umano, cibo – principalmente datteri – spinto nella sua cella attraverso una fessura e l’appello che la 29enne avrebbe rivolto ai genitori e al compagno nell’unica telefonata autorizzata da Teheran (“Sbrigatevi!”).

Anche la Suddeutsche Zeitung aveva rilanciato il drammatico appello di Sala e rimarcato le pressioni esercitate da Washington sul governo italiano affinché non rilasciasse Abedini, ma procedesse con l’estradizione. Una situazione complessa, intricata, che richiedeva un delicato approccio diplomatico su uno scacchiere internazionale.

La richiesta di silenzio stampa da parte della famiglia e il rilascio

Poi, venerdì scorso, c’era stata la richiesta di silenzio stampa da parte della famiglia della giornalista, nel timore che “il grande dibattito mediatico su ciò che si può o si dovrebbe fare rischi di allungare i tempi e di rendere più complicata e lontana una soluzione”.

Nella giornata di mercoledì, infine, la tanto sospirata svolta positiva, arrivata con la liberazione di Cecilia Sala a seguito di trattative che hanno visto impegnati governo, canali diplomatici e servizi di intelligence. Il 15 gennaio è invece attesa l’udienza sulla richiesta dei domiciliari per Abedini, a cui la Procura generale di Milano ha dato parere negativo. 

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