L’Associazione dei medici di base di Berlino e Brandeburgo ha recentemente condotto un sondaggio che mette in luce una situazione critica nel settore sanitario della capitale tedesca. I risultati indicano che il 15% dei medici di famiglia berlinesi sta considerando di uscire dal sistema sanitario statale se non verranno implementate significative riforme sanitarie a livello federale.
Medici di base delusi dalla sospensione della riforma
Il sondaggio ha coinvolto 262 medici su un totale di circa 2900 operanti a Berlino e ha rivelato un diffuso malcontento tra i professionisti del settore. La principale fonte di frustrazione è la sospensione della riforma legislativa che riguardava in particolare la loro categoria, bloccata dal governo federale ormai in minoranza. La riforma avrebbe dovuto eliminare i limiti ai budget trimestrali degli ambulatori, con lo scopo di migliorare le condizioni di lavoro dei medici e garantire una migliore assistenza ai pazienti.
Attualmente, i medici ricevono compensi ridotti dalle assicurazioni sanitarie per i trattamenti aggiuntivi forniti ai pazienti. La conseguenza è che l’89% dei medici intervistati, che lavorano presso uno studio, si dicono esitanti all’idea di aprirne uno proprio, mentre il 51% dei titolari sta valutando la chiusura o l’abbandono della propria attività.
La preoccupazione economica è tangibile: 120 medici hanno espresso difficoltà nel pagare i propri dipendenti e un quinto si dichiara in una situazione disperata.
Difficile mantenere la copertura nei quartieri orientali
La carenza di medici di base a Berlino sta diventando sempre più critica soprattutto nella parte est dell’area metropolitana, con circa 130 posizioni vacanti nei quartieri orientali della città. Qui non è stato possibile trovare medici che volessero aprire nuovi studi convenzionati con il sistema statale, nonostante gli incentivi fino a 60.000 euro offerti. Questa situazione crea un significativo squilibrio nell’accesso alle cure per i residenti di queste aree, che devono affrontare maggiori difficoltà nel trovare un medico di base disponibile.
Le casse malattia, d’altra parte, sostengono che l’eliminazione dei budget non migliorerebbe la qualità dell’assistenza, ma porterebbe solamente a un aumento dei contributi per l’assicurazione sanitaria obbligatoria.