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Germania, tutti i partiti promettono sgravi per miliardi: le loro ricette

In vista delle prossime elezioni federali in Germania, i principali partiti politici promettono sgravi per miliardi di euro, con l’obiettivo di stimolare l’economia e sostenere i cittadini. Secondo un’analisi condotta dall’Istituto economico tedesco (IW), le proposte variano tuttavia notevolmente, tra i diversi schieramenti, riflettendo le loro diverse priorità e visioni economiche.

Sgravi fiscali, un obiettivo comune ai partiti: ma sono diverse le ricette

La CDU/CSU propone sgravi fiscali per un totale di circa 90 miliardi di euro. Di questi, 40 miliardi sarebbero destinati alle famiglie attraverso la riduzione delle aliquote, agevolazioni su straordinari e pendolarismo, e una diminuzione dell’imposta sul valore aggiunto nel settore della ristorazione. Per le imprese, sono invece previsti 20 miliardi di euro di sgravi, ottenuti mediante il taglio dell’imposta sulle società e migliori condizioni di ammortamento, con l’obiettivo di incentivare gli investimenti e la crescita economica.

Il piano della SPD risulta più contenuto rispetto a quello della CDU/CSU e punta sulla redistribuzione, con 15 miliardi di euro di sgravi fiscali per i redditi medi e 4 miliardi di riduzione dell’imposta sul valore aggiunto sui generi alimentari. Maggiore pressione verrà invece esercitata sui contribuenti con redditi molto elevati, gli eredi di grandi patrimoni e gli investitori, stimando un gettito aggiuntivo di 19 miliardi di euro. Alle aziende sarebbero destinati 20 miliardi di euro per investimenti, con l’intento di sostenere l’innovazione e la competitività.

L’FDP presenta la proposta più radicale, con 138 miliardi di euro di tagli fiscali, ottenuti attraverso la riduzione delle aliquote (95 miliardi), tasse più basse per le aziende (25%) e l’abolizione del contributo di solidarietà. Anche in questo caso, si prevede una riduzione dell’imposta sul valore aggiunto al 7% per il settore della ristorazione, con l’obiettivo di stimolare il settore dei servizi e aumentare il potere d’acquisto dei consumatori.

I Verdi, invece, si concentrano su sgravi per piccoli e medi redditi, proponendo una franchigia fiscale più alta e bonus clima per oltre 20 miliardi di euro. Inoltre, propongono riduzioni sui costi dell’elettricità e delle tariffe di rete, ma prevedono anche un aumento delle tasse di successione per i grandi patrimoni, con l’intento di promuovere una maggiore equità sociale e sostenibilità ambientale.

Per finanziare queste misure, SPD e Verdi ipotizzano un allentamento del freno al debito e il ricorso a nuovi prestiti, ritenendo che l’investimento pubblico sia essenziale per la crescita economica a lungo termine. D’altro canto, CDU/CSU e FDP si oppongono all’idea di aumentare le tasse, proponendo invece tagli alla spesa pubblica per mantenere l’equilibrio di bilancio. In particolare, l’FDP suggerisce di ridimensionare il governo federale e ridurlo ai suoi compiti principali, con l’appoggio della CDU/CSU, al fine di ridurre i costi e migliorare l’efficienza amministrativa. Non sarà facile, tuttavia, perché questo vuol dire che Stati federali e autorità locali dovranno farsi carico di quasi la metà della perdita delle entrate e quindi, probabilmente, faranno resistenza.

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