Il governo tedesco si è detto sconcertato per quanto si è verificato la notte di capodanno, soprattutto a Berlino, in termini di attacchi con petardi verso la polizia e membri del personale di soccorso.
Mentre si invoca l’applicazione della nuova legge a tutela delle forze dell’ordine, che presenta inasprimenti rispetto alla precedente, si riaccende il dibattito sul divieto di petardi.
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Petardi a Berlino: attacchi alle forze di sicurezza
Una Berlino che a molti ha ricordato un teatro di guerra e in cui si è continuato a sparare petardi tutta la notte, in alcuni distretti fino alle prime luci dell’alba. Questo è stato il volto della capitale a capodanno e il 1° gennaio Berlino ha dovuto confrontarsi con una quantità indicibile di residui di petardi rimasti a terra e con un bilancio di 35 feriti e 10 interventi chirurgici causati dalle esplosioni. Vigili del fuoco e forze di polizia, inoltre, sono stati ripetutamente attaccati, proprio con petardi.
Queste dinamiche si sono verificate un po’ ovunque, in Germania, ma in nessun luogo con le proporzioni e la virulenza che ha caratterizzato il capodanno di Berlino, dove vigili del fuoco e polizia hanno contato un totale di 33 feriti.
La condanna di Olaf Scholz e di Nancy Faeser
Il cancelliere Olaf Scholz e l’intero governo federale hanno condannato “con la massima fermezza” gli attacchi, “in parte massicci“, contro i servizi di emergenza e persino i giornalisti. Lo ha riferito la vice portavoce del governo, Christiane Hoffmann, aggiungendo, sempre a nome dell’esecutivo, che “lo Stato di diritto non deve permettere che le forze di emergenza siano soggette a queste aggressioni”.
Anche la ministra dell’interno, Nancy Faeser, si era espressa con estrema durezza e aveva già chiesto una punizione severa per i “criminali caotici e violenti”. Ha inoltre invocato conseguenze penali contro chi ha attaccato soccorritori e agenti la notte di capodanno.
Si riaccende intanto il dibattito sui petardi
Faeser, tuttavia, non ritiene che si debba ricorrere a una nuova legge, per punire tali comportamenti. Nel 2017, infatti, è stata già inasprita la precedente normativa a tutela dei poliziotti e dei soccorritori. Prima del 2017, infatti, esisteva solo una speciale “minaccia di punizione” per le aggressioni durante azioni specifiche, come gli arresti. Dopo la riforma, gli attacchi agli agenti di polizia e alle altre forze di sicurezza possono essere puniti con un massimo di cinque anni di carcere e la tutela si estende ora anche a vigili del fuoco, protezione civile e servizi di soccorso.
Si riaccende intanto il dibatto sui petardi in generale e alcuni addirittura invocano il divieto di vendita a livello federale. Si è dichiarato favorevole a una misura di questo tipo anche il senatore berlinese per la cultura, Klaus Lederer (Linke).
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