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Berlino ancora in piazza per l’Ucraina: carro di Carnevale che insulta Putin apre il corteo

Anche domenica si è tenuta a Berlino una manifestazione contro l’invasione russa dell’Ucraina. Più piccola rispetto alla precedente, che ha aggregato 500.000 persone, ha comunque visto intervenire tra 20.000 e 30.000 partecipanti.

Corteo aperto da carro di Carnevale con le fattezze di Putin

Sotto il motto “Fermate la guerra. Pace e solidarietà per il popolo ucraino” i manifestanti sono partiti da Alexanderplatz intorno alle 12.00. In testa al corteo c’era un carro di carnevale raffigurante un Putin di cartapesta, nell’atto di spingersi in gola l’Ucraina. “Strozzatici!” era il commento di accompagnamento.

Risuonato più volte l’inno ucraino. Diverse le opinioni espresse dagli oratori sul conflitto

Oltre ai manifestanti residenti a Berlino, nel corteo erano presenti anche molti ucraini arrivati nella capitale tedesca perché fuggiti dal conflitto (un migliaio è arrivato solo nella giornata di sabato) e più volte è risuonato tra la folla il loro inno nazionale. Altre migliaia di persone si sono unite al corteo principale sulla Straße des 17 e quindi hanno avuto luogo, davanti alla Porta di Brandeburgo e alla Colonna della Vittoria, raduni di diversi tipi e orientamenti. Diverse sono state anche le opinioni espresse da oratori e manifestanti in merito al conflitto attuale.


500.000

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Reiner Hoffmann, presidente della Confederazione dei Sindacati Tedeschi (DGB), ha chiesto la fine immediata della guerra e l’apertura delle frontiere per tutte le persone in fuga “indipendentemente dal colore della pelle e dalla nazionalità”. Ha aggiunto che la Confederazione rifiuta qualsiasi forma di riarmo ed è stato per questo fischiato da parte della folla. Hoffman ha dichiarato quindi di sostenere le sanzioni contro la Russia, che hanno il fine di colpire Putin, ma ha anche ribadito che non va persa di vista la “protezione dei più deboli della nostra società”, particolarmente colpiti dall’aumento dei costi del riscaldamento. Ha inoltre chiesto una maggiore partecipazione dei più abbienti, allo scopo di difendere la “pace sociale” in Germania.

Contro il riarmo è anche la Federazione delle Associazioni Democratiche dei Lavoratori (DIDF), che ha espresso la preoccupazione che i 100 miliardi del riarmo decisi dalla Germania vadano a colpire presto i settori dell’educazione, della salute e del welfare.

La manifestazione ucraina: invocata la no-fly zone e chiesta adesione a UE

Alla porta di Brandeburgo si è tenuta anche una manifestazione ucraina che ha visto aggregarsi tra 500 e 1000 persone e ha invocato sostanzialmente la no-fly zone, chiesta dal presidente Volodomyr Zelensky e finora respinta dalla NATO. La richiesta della no-fly zone punta a chiudere il cielo ucraino agli aerei russi ed è stata finora respinta dall’alleanza atlantica perché questo tipo di intervento è considerato offensivo e non difensivo. Basti pensare al fatto che la Nato sarebbe costretta ad abbattere eventuali aerei russi che violassero lo spazio aereo ucraino.

Di diverso avviso erano però gli ucraini presenti alla manifestazione di Berlino. Uno degli oratori ha infatti dichiarato che la no-fly zone “non significa un peggioramento della guerra, ma pace per la gente che è a terra”. Ha inoltre aggiunto che l’Ucraina è un partner affidabile dell’Occidente e che “merita di diventare un nuovo membro di una UE democratica”.

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