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Fino a 1200 letti bloccati negli ospedali di Berlino: continua lo sciopero dei dipendenti

Mentre si profila la minaccia di una possibile quarta ondata e il semaforo relativo all’occupazione dei reparti di terapia intensiva vira sul giallo, a Berlino continua lo sciopero dei dipendenti degli ospedali statali Charité e del gruppo Vivantes. Kristof Becker, segretario generale del sindacato Verdi, che ha organizzato la protesta, ha dichiarato all’agenzia dpa che l’intento è di arrivare fino a 1200 letti bloccati.

Si rischia il blocco fino a 1200 letti

Gli ospedali cittadini dispongono di un totale di circa 8.300 letti. Nella giornata di ieri ne sono già stati bloccati 900, 600 negli ospedali del gruppo Vivantes e 300 alla Charité. Oggi lo sciopero continua ed è inoltre previsto, per questo pomeriggio alle 16.00, un corteo che partirà dalla Charité per arrivare al municipio di Berlino, la Rotes Rataus. Lo sciopero è iniziato giovedì ed è al momento a tempo indeterminato.


Charité e Vivantes

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Protestano più di 1000 lavoratori

A protestare, sono più di 1.000 dipendenti, che, sempre secondo Becker, sono pronti a lasciare il lavoro ogni giorno per ottenere una “paga equa”. I dipendenti delle cliniche del gruppo Vivantes scioperano anche per ottenere “migliori condizioni di lavoro”. Tutti puntano alla revisione del contratto collettivo che regola i loro rapporti con le cliniche statali.

Venerdì, il sindacato ha rifiutato una nuova offerta salariale di Vivantes. Intanto, il sindacato Verdi assicura che continuerà a essere fornita assistenza ai casi di emergenza e ai degenti.

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