Berlino negli occhi di una bambina: il viaggio di Noemi nella capitale tedesca
Noemi ha 10 anni, è di Torino, e recentemente ha passato 5 giorni a Berlino con i suoi genitori.
Le emozioni e le cose da vedere sono state tante e Noemi ha deciso di inviare alla nostra redazione un disegno e le sue impressioni. La ringraziamo tantissimo e siamo felici di pubblicare l’esperienza di questa famiglia, in gita nella capitale tedesca.
Riportiamo pertanto sia le considerazioni degli adulti che quelle della piccola, certi che vi faranno arrivare il loro entusiasmo, ma anche i colori e le atmosfere di una città sempre più visitata dai turisti di tutto il mondo.
Arrivati in automobile da Praga e Dresda, i genitori di Noemi hanno subito acquistato la umwelt-Plakette, per poter viaggiare comodamente in auto in città, e si sono quindi sistemati con la bambina nel quartiere di Mitte, proprio vicino al Memoriale del Muro.
Il primo giorno la famiglia ha preso il bus turistico con audio-guida in italiano, per capire al meglio l’estensione della città ed evitare di stancarsi troppo. Ha quindi fatto tappa principale nell’area dello Zoo, regalandosi quello che ha definito un “memorabile pranzo” presso il celebre KaDeWe.
Il secondo giorno, partendo dal Reichstag (per visitare il quale si erano prenotati in anticipo, com’è consigliabile), Noemi e i suoi genitori hanno optato per un percorso a piedi che, dal Memoriale dell’Olocausto e Potsdamer Platz, li ha fatti arrivare al Checkpoint Charlie, per poi risalire verso il loro alloggio in metro, dopo aver visitato il bizzarro parco giochi del Mount Mitte.
Il terzo giorno sono rimasti all’est, utilizzando prevalentemente metro e tram e puntando subito al Museo della Stasi, per poi proseguire in direzione della parte monumentale della Karl Marx Allee e del Museo della DDR, con cena finale in un vivace Biergarten.
L’ultimo giorno è stato dedicato ai quartieri “di tendenza” che si trovano nella parte meridionale della città.
Noemi e i suoi genitori hanno girato in automobile, mangiando prelibatezze nei mercati di Kreuzberg e Friedrichshain, visitando l’East Side Gallery e la Arena Berlin, hanno quindi visto da fuori il Museo ebraico e lo Spy Museum (che non va confuso con lo Stasi Museum), hanno visitato Charlettenbourg e si sono concessi una cena finale in un Biergarten di Tiergarten.
In quattro giorni e cinque sere, insomma, la famiglia di Noemi ha fatto esattamente quello che voleva fare, vale a dire capire la varietà di Berlino, tra ricordi del passato legati al nazismo e poi al Muro e le evoluzioni del presente, perennemente teso all’integrazione e all’innovazione.
Anche Noemi si è fatta di Berlino un’idea ben precisa:
“Berlino, secondo me è una città particolare, perché racchiude il passato e il presente, è per quello che mi piace tanto. Io l’ho vista con i miei genitori, mi è piaciuta molto. È bello camminare, girare l’angolo e vedere la grossa, bella torre della TV.
Le tre chiese, il rossetto, la cipria ed il porta-rossetto (Noemi si riferisce alla Kaiser-Wilhelm-Gedächtniskirche, ricostruita con strutture che i berlinesi hanno ribattezzato “La scatola da cipria”, Puderdose, e “Il rossetto”, Lippenstift-ndr) sono veramente belle, si può notare la chiesa vecchia e distrutta in mezzo alle nuove chiese.
La città è piena di Biergärten dove puoi mangiare tanti squisiti würstel. Ho visitato il parlamento e sono stata sulla cupola: si vedeva tutta Berlino! Arrivederci Berlino!”
Grazie, Noemi!