Italiani in Germania: i primi risultati della ricerca sui movimenti migratori a scopo lavorativo
Dallo scoppio della crisi dell’Euro nel 2008 si è verificato un netto aumento dell’immigrazione dai paesi membri dell’Unione Europea verso la Germania, come gli Italiani in Germania. Questo è valido in particolare per la migrazione da quelle nazioni fortemente colpite dalla crisi economica. Riguardo a questo nuovo fenomeno, attualmente sono stati effettuati solo alcuni studi di ricerca.
Per questa ragione, nel marzo del 2014, il Ministero Federale per i Movimenti Migratori e per i Rifugiati BAMF ha commissionato la “Analisi a lungo termine dei nuovi movimenti migratori a scopo lavorativo” (LaNA). Nell’ambito di questa ricerca Minor fa luce in maniera esemplare sulla situazione degli spagnoli e degli italiani che sono venuti in Germania dopo il 2008.
Per partecipare alla ricerca: http://www.soscisurvey.de/mondo-sottosopra
Recentemente sono stati pubblicati i risultati della prima fase della ricerca: un campione di 778 italiani e spagnoli sono stati intervistati per avere informazioni sulle motivazioni che li hanno spinti ad emigrare, sulla loro situazione lavorativa e i loro problemi. Il numero di spagnoli e italiani che negli ultimi anni arrivano copiosi in Germania continua a salire. Queste persone cercano una prospettiva per il loro futuro, un posto di lavoro a condizioni il più possibile eque.
In aggiunta al sondaggio quantitativo, Minor ha condotto una serie di interviste qualitative e gruppi di discussione. All’interno di una di queste discussioni una giovane ragazza spagnola spiega qual è la sua percezione di sé come immigrata: „Si tratta di una vera e propria fuga di cervelli. Un tempo c’erano i Gastarbeiter in Germania. Ma non erano ben qualificati. Noi siamo la generazione successiva ma siamo ben qualificati, molti hanno esperienza professionale e la maggior parte sono delle menti valide.“ La percentuale di laureati nel campione di italiani e spagnoli è molto alta ed in molti casi la loro formazione corrisponde perfettamente alla domanda del mercato del lavoro tedesco.
Solo una minoranza del campione parlava tedesco all’arrivo. I nuovi immigrati sono coscienti del fatto che la conoscenza del tedesco giochi un ruolo cruciale soprattuto nella ricerca di lavoro. Alicia (33), che vive a Berlino già da tre anni, spiega: “La lingua è il maggior ostacolo nella ricerca di lavoro. Senza sapere il tedesco è molto difficile. Magari può andare per fare la cameriera o per un lavoretto, ma non appena vuoi un lavoro vero, devi saper il tedesco e anche bene. Lo devi anche a te stesso, perché ha anche un grande risvolto psicologico. Pensi che le persone ridano di te e questo affossa il morale.”
Le principali difficoltà che si incontrano sono: barriere linguistiche, la mancanza di reti sociali, un difficile mercato per case in affitto – il processo d’integrazione non è affatto semplice per questo gruppo di migranti altamente istruiti. In particolare le donne sia italiane che spagnole sono svantaggiate nella ricerca di lavoro. Molte di loro sono costrette ad accettare occupazioni ben al di sotto delle loro qualifiche. Inoltre sono retribuite meno dei loro corrispettivi maschili.
Eppure molti dei migranti vedono nella permanenza in Germania un’opportunità. La loro situazione è migliorata rispetto a quella nel loro Paese d’origine. La trentunenne infermiera Paula ha sentimenti ambivalenti: „Non mi sento valorizzata perché non posso svolgere il lavoro per cui ho studiato. Lavoro come ausiliaria, ma ne vale la pena: in Spagna preparavo hamburger.”
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Affinché i nuovi immigrati possano cominciare col piede giusto in Germania e riescano a costruirsi una vita stabile e trovare un lavoro che corrisponda alle loro qualifiche, sono necessarie informazioni guida affidabili e spesso una consulenza personalizzata.